Appena tornato alla Casa Bianca, Donald Trump ha dato il via a una serie di provvedimenti che delineano la sua visione per il secondo mandato. Con un’energia che ricorda i primi giorni della sua precedente amministrazione, Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi che coprono un ampio spettro di temi, da questioni morali e legali come la pena di morte, a decisioni internazionali come il ritiro dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Tra i primi decreti, spicca un ordine esecutivo che obbliga il procuratore generale a garantire che gli stati abbiano a disposizione i farmaci necessari per eseguire le condanne a morte tramite iniezione letale. Questo provvedimento non solo incoraggia l’applicazione della pena di morte nei casi federali ma fornisce anche supporto agli stati che hanno affrontato difficoltà nell’approvvigionamento di tali farmaci, segnalando un forte ritorno a politiche dure contro il crimine.
In un atto che ha sollevato dibattiti a livello globale, Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’OMS, criticando l’organizzazione per le richieste di finanziamento che considera eccessive e per la gestione della pandemia. Questo passo riflette una politica estera più isolazionista e una critica alle istituzioni internazionali, sottolineando che gli Stati Uniti non dovrebbero essere soggetti a ciò che Trump considera “pagamenti ingiustamente onerosi”.
In parallelo, ha annunciato il ritiro dall’accordo di Parigi, un altro segnale forte della sua intenzione di liberare gli Stati Uniti da impegni internazionali per la riduzione delle emissioni di gas serra. Questa mossa è vista come un ritorno alle politiche energetiche che favoriscono l’industria dei combustibili fossili.
Con un gesto che ha suscitato reazioni contrastanti, Trump ha deciso di graziare la maggior parte delle persone accusate in relazione all’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Ha dichiarato che circa 1.500 individui riceveranno un “perdono completo”, una decisione che molti vedono come un atto di clemenza verso i suoi sostenitori, ma che altri criticano come un indebolimento della giustizia.
Ha esteso il termine per ByteDance, la compagnia madre di TikTok, per trovare un acquirente americano, altrimenti la piattaforma rischia un divieto negli Stati Uniti. Questa decisione riflette una preoccupazione costante per la sicurezza nazionale e la protezione dei dati personali degli americani.
Trump ha annullato 78 ordini esecutivi firmati durante l’amministrazione Biden, tra cui quelli che promuovevano l’uguaglianza di genere, l’inclusione delle minoranze, l’etica pubblica e l’apertura dell’esercito ai transgender, indicando un ritorno a politiche più tradizionaliste e conservatrici.
Ha dichiarato un’emergenza nazionale al confine meridionale, attivando risorse militari per la costruzione del muro e interrompendo l’uso di un’applicazione che aiutava i migranti a comunicare con le autorità di frontiera. Ha anche ordinato una revisione delle leggi sulla cittadinanza per nascita, puntando a un cambiamento significativo nelle politiche migratorie.
Ha bloccato le nuove assunzioni nel governo federale e ha creato il Dipartimento per l’Efficienza del Governo, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia e aumentare l’efficienza dell’amministrazione pubblica.
Infine, ha ordinato il cambio di nome di alcuni luoghi iconici del paese, come il Denali e il Golfo del Messico, per celebrare ciò che definisce la “grandezza americana”, un atto che sottolinea l’importanza che Trump attribuisce al simbolismo patriottico.
Questi provvedimenti segnano un’importante svolta verso un’America che, secondo Trump, deve prima di tutto proteggere e promuovere i propri interessi, dimostrando una chiara intenzione di voltare pagina rispetto ai quattro anni precedenti e di inaugurare una nuova era sotto la sua guida.