L’assessore al Lavoro e alla Politiche sociali della Regione siciliana, Giuseppe Bruno, ha spiegato che la Regione è ”in fase di piena programmazione per il 2015, anche per il trasferimento di fondi destinati ai distretti socio sanitari e alle politiche per anziani. Abbiamo dato direttive chiare e precise a tutti i distretti sanitari per rendere i servizi omogenei e migliorare la qualità della vita anche anziani. Occorre uscire dalla logica progetti, che si aprono e i chiudono, e puntare su servizi radicati nel territorio e che continuino nel tempo. Specialmente nelle aree interne della Sicilia, dove è maggiore la presenza di anziani e dove la crisi economica è ancora più grave”. L’associazione chiede anche che il Governo Renzi non penalizzi “ulteriormente il welfare, già fortemente indebolito negli anni passati, e non appesantisca il prelievo fiscale, soprattutto nei confronti delle fasce di popolazione più deboli”. ”Si avverte la necessità di un meccanismo specifico di rivalutazione automatica delle pensioni – ha dichiarato Carmelo Travaglia, presidente regionale dell’Anp-Cia – e un adeguamento dell’importo minimo delle pensioni, agendo anche su meccanismi fiscali per ridare un po’ di capacità di spesa ai pensionati”.