La riunione di stamane, a cui era presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, non e’ entrata nel merito: si e’ deciso che nelle prossime settimane si terranno altri due incontri, uno sul tema della previdenza e uno sulle tematiche del lavoro. Di flessibilita’ e di uscita anticipata al lavoro non si e’ parlato e i sindacati confederali hanno ottenuto che si affrontino anche le questioni legate ai voucher, agli ammortizzatori sociali, alla partecipazione, alla governance dell’Inps. “Oggi non era il giorno per alcun approfondimento – ha spiegato Poletti – lo scopo dell’incontro e’ stato di avviare il confronto e definire il metodo”. Il governo – ha assicurato – intende esaminare le proposte in campo senza pregiudiziali. Predisposta l’agenda, tutto e’ ancora quindi da vedere: “Verificheremo se c’e’ la disponibilita’ a costruire soluzioni – ha spiegato Camusso – o se si ripete la modalita’ che c’era tempo fa, secondo cui dopo l’ascolto non succedeva nulla”. Su una posizione critica e’ invece la Lega: “Renzi la smetta di utilizzare le pensioni dei cittadini per fini elettorali e di prendere in giro gli italiani. Ci sembra alquanto strano che si accorga solo ora, in prossimita’ delle elezioni, che le pensioni minime sono troppo basse” afferma il capogruppo alla Camera della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, che aggiunge: “La legge Fornero va modificata ma fino ad oggi abbiamo assistito solo a tavoli di confronto con molte chiacchiere e nessun fatto. Non e’ giusto far andare in pensione i lavoratori a quasi 70 anni e pensare di fare cassa cercando in tutti i modi di togliere loro piu’ soldi possibile. Renzi finisca di fare campagna elettorale con i soldi dei cittadini e metta subito mano alla legge Fornero”.