PENSIONI MARZO | Scusateci ma non possiamo essere puntuali: grave problema di calendario, tutto slittato
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Pensioni marzo - (pexels) - ilFogliettone.it
Arriva una batosta per una categoria che fatica già ad arrivare alla fine del mese e a pagare spese e bollette
Con l’avvicinarsi del mese di marzo, molti pensionati si chiedono quando verranno accreditate le pensioni e se ci saranno variazioni sugli importi. C’è da sottolineare che alcuni pensionati potrebbero notare una differenza nell’importo rispetto ai mesi precedenti. A marzo, infatti, viene applicato l’acconto sulle addizionali comunali dell’Irpef. Questo significa che l’importo netto della pensione potrebbe risultare più basso rispetto a febbraio.
Le addizionali Irpef locali variano a seconda della residenza del pensionato, poiché ogni regione e comune applica aliquote diverse. Alcune amministrazioni hanno previsto aumenti, mentre altre hanno mantenuto le stesse aliquote dell’anno scorso. La trattenuta avviene in più rate mensili fino a novembre, ma può incidere già a partire da marzo sull’importo netto della pensione.
L’INPS ha previsto anche rivalutazioni degli assegni pensionistici, legate all’adeguamento al costo della vita. Tuttavia, eventuali incrementi sugli importi effettivi dipenderanno dalle fasce di reddito e dalle decisioni prese dal governo per il 2025. I pensionati con assegni minimi potrebbero beneficiare di un piccolo aumento, mentre chi ha pensioni più alte potrebbe notare variazioni minime.
Per evitare sorprese, è consigliabile controllare con attenzione il cedolino della pensione di marzo. Le trattenute Irpef, gli eventuali conguagli e le rivalutazioni possono incidere sull’importo netto percepito. Chi ha dubbi può rivolgersi direttamente all’INPS o ai patronati per ricevere assistenza sulle voci presenti nel cedolino.
Quando saranno pagate le pensioni a marzo
Anche questo mese, il calendario dei pagamenti riserva alcune differenze tra chi riceve la pensione in banca e chi la ritira presso gli uffici postali. Come già accaduto nei mesi precedenti, anche a marzo 2025 il pagamento delle pensioni avverrà in due date diverse. Il motivo è legato alla coincidenza del primo giorno del mese con il sabato. Poste Italiane, infatti, effettua pagamenti anche il sabato mattina, mentre le banche no. Per questo motivo, chi riceve la pensione in Posta potrà ritirarla già da sabato 1 marzo 2025, mentre chi ha l’accredito sul conto bancario dovrà attendere fino a lunedì 3 marzo.
Per i pensionati che preferiscono ritirare l’importo in contanti agli sportelli postali, Poste Italiane consiglia di recarsi presso gli uffici nelle ore meno affollate, preferibilmente in tarda mattinata o nel pomeriggio. Il ritiro scaglionato in base all’iniziale del cognome, che era stato introdotto durante l’emergenza Covid, non è più in vigore. Inoltre, resta valido il limite massimo di mille euro per il ritiro in contanti, come stabilito dalle regole dell’INPS.
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Possibili variazioni sull’importo
Per verificare l’importo esatto della pensione di marzo e le eventuali trattenute, l’INPS mette a disposizione il cedolino online. Questo strumento, accessibile a partire dalla metà di febbraio sul sito ufficiale dell’INPS, consente di consultare tutte le voci della pensione, comprese le rivalutazioni e le imposte applicate. Per accedere al cedolino è necessario utilizzare SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Alcuni pensionati potrebbero notare una differenza nell’importo rispetto ai mesi precedenti. A marzo, infatti, viene applicato l’acconto sulle addizionali comunali dell’Irpef. Questo significa che l’importo netto della pensione potrebbe risultare più basso rispetto a febbraio.