Il Pentagono assegna a Microsoft il contratto da 10 miliardi di dollari per il cloud. Una decisione che e’ uno schiaffo per Amazon, in pole position per conquistarlo fino a quando Donald Trump non ha iniziato pesantemente ad attaccare Jeff Bezos, il patron del colosso degli acquisti online. La decisione del Pentagono segna il venerdi’ nero di Bezos fra la trimestrale deludente di Amazon e il calo dei titoli a Wall Street che lo ha impoverito e gli ha fatto temporaneamente perdere lo scettro di Paperone del mondo. Amazon si dice “sorpresa” dalla decisione del Pentagono. E dietro le quinte, secondo indiscrezioni, ha gia’ iniziato a valutare le opzioni a sua disposizione. Fra queste una possibile azione in cui non e’ escluso possano essere paventate eventuali interferenze di Trump.
L’antipatia del presidente verso Bezos e il Washington Post, d’altra parte, e’ nota: il quotidiano e’ spesso chiamato dal tycoon l”Amazon Washington Post’. E come se non bastasse Trump ha ordinato alle agenzie federali di cancellare gli abbonamenti al Washington Post e al New York Times, i ‘due nemici’ della Casa Bianca. Secondo un ex del Dipartimento della Difesa, Trump da tempo voleva “fregare” Amazon e assegnare il contratto Jedi, il Joint Enterprise Defense Infrastructure, a un’altra societa’. Un’accusa – contenuta in un libro in uscita la prossima settimana – che se si rivelasse vera creerebbe non pochi problemi al Pentagono e alla Casa Bianca, gia’ accusata di usare i ministeri per portare avanti battaglie personali di Trump contro i suoi presunti nemici. Di sicuro i ripetuti attacchi di Trump contro Bezos e Amazon non smorzano i timori che il presidente sia intervenuto sul Pentagono e abbia indicato chi scegliere, approfittando anche della presa di distanza dal contratto del ministro della Difesa Mark Esper.
Nei giorni scorsi infatti Esper ha annunciato che si sarebbe sfilato dal processo di assegnazione del contratto visto che suo figlio e’ dipendente di una delle societa’ che avevano presentato un’offerta. Per Trump rischia di aprirsi quindi un altro fronte difficile. Per Bezos l’unica consolazione in un venerdi’ nero e’ quella di aver riconquistato, dopo averlo perso temporaneamente durante la seduta di Wall Street, lo scettro di uomo piu’ ricco al mondo. Amazon ha infatti chiuso in calo di solo l’1,1% a 1.761,33 dollari per azione, recuperando non poco dal -9,1% toccato dopo la trimestrale. La flessione contenuta della chiusura ha ridotto la ricchezza di Bezos a 109,9 miliardi di dollari, ovvero 2,3 miliardi in piu’ di Bill Gates. Nel corso della seduta Bezos era arrivato a valere 300 milioni in meno di Gates.