Potrebbe essere molto più pesante il bilancio della tragedia del Canale di Sicilia costata la vita sabato scorso a 30 migranti provenienti dal nord Africa. Stando ai racconti dei superstiti sbarcati a Messina, e ripresi da “Repubblica.it”, infatti, a bordo del barcone intercettato dal mercantile danese “Torm Lottead” ad una sessantina di miglia a Sud di Lampedusa, si trovavano 750 persone, 181 delle quali inghiottite dal mare durante la traversata.
Sempre secondo quanto riferito dai migranti, tra le vittime ci sarebbero state anche molte donne e bambini. Al momento comunque non risulta avviata nessuna inchiesta, e il bilancio ufficiale della tragedia resta di 30 morti; 29 uccisi dalle esalazioni di gas di scarico nella stiva della piccola imbarcazione, e una deceduta durante il trasferimento in ospedale. Non è la prima volta che i migranti riferiscono di sfortunati compagni di viaggio morti durante la traversata. Appena due giorni fa, infatti, 62 extracomunitari salvati da un mercantile di fronte alle coste libiche hanno riferito di essere stati almeno il doppio su un barcone che sarebbe affondato poco prima dell’arrivo dei soccorsi.