Permessi di soggiorno extracomunitari, Senato discute proroga fino al 2025
Nel vivo del dibattito parlamentare, emerge una possibile soluzione per alleviare le lunghe attese davanti alle Questure italiane. Una proposta di proroga per i permessi di soggiorno dei cittadini extracomunitari regolari è stata discussa in una riunione tra maggioranza, opposizione e governo, sullo sfondo dei lavori della Commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.
Le code interminabili e le attese estenuanti per il rinnovo dei permessi di soggiorno hanno caratterizzato gli ultimi mesi, con cittadini extracomunitari in fila per motivi di lavoro, studio o ricongiungimento familiare. La situazione ha messo a nudo la necessità di un intervento legislativo tempestivo.
La proposta sul tavolo
Un emendamento avanzato dal Partito Democratico (Pd) suggerisce una proroga automatica dei permessi fino al 31 dicembre 2025. Il senatore Andrea Giorgis del Pd ha sottolineato che, oltre alla proroga, l’emendamento include misure per snellire le procedure, come la possibilità di effettuare prenotazioni online, evitando così il dispendio di tempo e risorse umane.
Mario Occhiuto di Forza Italia (Fi), tra i relatori del decreto milleproroghe, ha confermato l’ampio consenso attorno all’iniziativa. “L’idea ha trovato terreno fertile tra i banchi del Senato. Il governo si è impegnato a esaminare la proposta in dettaglio”, ha dichiarato Occhiuto, lasciando intendere che l’emendamento potrebbe essere accolto con favore dall’esecutivo.
Se approvata, questa misura non solo alleggerirebbe l’onere amministrativo sulle Questure ma offrirebbe un respiro di sollievo a migliaia di cittadini stranieri, rendendo il processo di rinnovo meno arduo e più conforme ai tempi moderni.
La discussione è in corso e l’approvazione dell’emendamento dipenderà dal dialogo tra le diverse forze politiche. Tuttavia, il segnale politico inviato è chiaro: una volontà di riformare e migliorare la gestione dei permessi di soggiorno in Italia. La comunità extracomunitaria guarda con attesa e speranza a questi sviluppi, sperando in un cambiamento che porti maggiore efficienza e umanità nella gestione delle loro pratiche di soggiorno.