Perquisiti i finanziatori di Open, ex Fondazione di Renzi. Procura: agito come articolazione di partito. Indagato Carrai

L’operazione della GdF è scattata in 11 città. L’ex presidente della Fondazione renziana, Bianchi: “Tutte le entrate e le uscite sono tracciabili”

Alberto Bianchi e Maria Elena Boschi

Perquisizioni della GdF a Firenze e in altre citta’ italiane nell’ambito di sviluppi delle indagini relative all’inchiesta della procura fiorentina sulla Fondazione Open che era stata costituita per sostenere le iniziative politiche dell’ex premier Matteo Renzi. Tra i reati contestati dalla Procura nell’inchiesta a vario titolo, considera riciclaggio, traffico di influenze, autoriciclaggio. Tra le citta’ dove i finanzieri hanno eseguito le perquisizioni oltre Firenze, Milano, Modena, Torino, Bari, Alessandria, Pistoia, Roma, Napoli, Palermo. Tra i destinatari delle perquisizioni ci sarebbero anche una decina di imprenditori legati da rapporti di tipo finanziario con un consigliere della fondazione Open e un commercialista fiorentino come anche Marco Carrai, membro del Cda della Fondazione Open, sarebbe stato perquisito e indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione.

Carrai, 44 anni, che e’ stato perquisito dalla Guardia di finanza su disposizione dei pm Luca Turco e Antonino Nastasi, era presente nel cda della Fondazione Open, di cui e’ stato il presidente sino al suo scioglimento, nel 2018, l’avvocato Alberto Bianchi, anch’egli indagato. Carrai, da tempo amico di Matteo Renzi, all’interno di Open, si sarebbe occupato proprio dei finanziatori. “Ho fiducia che la magistratura chiarira’ presto la mia posizione – afferma Carrai -. So di non aver commesso reati e di aver sempre svolto i miei compiti rispettando la legge”. L’inchiesta sulla fondazione Open – da cui sarebbero scaturite queste perquisizioni – e’ emersa nel settembre scorso quando a Firenze venne perquisito lo studio dell’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Open, indagato per traffico di influenze illecite. Tra i documenti che gli furono sequestrati, ci sarebbero i bilanci della Open e la lista dei finanziatori della fondazione. Open aveva sostenuto, tra l’altro, la Leopolda di Matteo Renzi.

La Fondazione Open avrebbe agito come articolazione di partito politico, ipotizza la procura di Firenze. Riguardo a questo, in particolare, l’attenzione degli inquirenti si sarebbe appuntata sulle primarie del 2012, sul Comitato per ‘Matteo Renzi segretario’ e su ricevute di versamento da parlamentari. Sempre secondo quanto emerge gli investigatori avrebbero individuato legami, ipotizzati come anomali, tra le prestazioni professionali, rese dall’avvocato Alberto Bianchi di Firenze e da collaboratori del suo studio, e i finanziamenti percepiti dalla Open. “Rinnovo la mia piena collaborazione con la magistratura affinche’ sia fatta chiarezza prima possibile sull’indagine che mi riguarda – afferma l’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente di Open -. Sin da subito mi sono messo a disposizione fornendo qualsiasi atto mi fosse richiesto. Del resto tutte le entrate e le uscite della Fondazione Open sono tracciabili, perche’ avvenute con bonifico, carte di credito… E’ stato fatto tutto alla luce del sole. Messo nero su bianco”. Secondo Bianchi, “si sta facendo una polemica strumentale che potrebbe toccare qualsiasi politico e qualsiasi amministratore”.