La febbre dell’oro peruviana minaccia i polmoni del pianeta. Questa regione del paese sudamericano ospitava una porzione della più lussureggiante foresta del mondo, quella Amazzonica. Adesso è diventata un incubo ambientale.Miniere d’oro illegali hanno devastato il patrimonio forestale della regione Madre de Dios, nel Perù centro-orientale al confine con il Brasile. I laghi sono inquinati da mercurio, impiegato per l’estrazione dell’oro, mentre decine di migliaia di minatori illegali hanno sbancato l’area con i bulldozer in cerca del prezioso metallo. Campi improvvisati lungo i fiumi sono spuntati come funghi per poi trasformarsi in villaggi senza legge, disseminati di bordelli e controllati dai piccoli boss che controllano il mercato in nome di organizzazioni criminali più grandi. E di strutture apparentemente insospettabili. La polizia sembra fare finta di non vedere, soprattutto nei confronti dello sfruttamento dei minatori minorenni che giungono dalle aree più diseredate del Perù meridionale.