Blitz dei Ros, 17 arresti. Pronto attentato anche in Italia

Blitz antiterrorismo in tutta Europa guidato dai carabinieri del Ros in collaborazione con le autorità giudiziarie e di polizia di numerosi Stati europei, coordinate da Eurojust. Il Gip del Tribunale di Roma su richiesta della procura capitolina ha emesso 17 ordini di custodia per associazione con finalità di terrorismo internazionale per l’operazione denominata “JWeb”. Intanto in Norvegia è stato fermato nel corso di un raid notturno, una controversa e nota figura del mondo islamico locale, Mulla Krekar, sospettato di pianificare un attentato in Italia.Gli arrestati, afferma la polizia, rivendicavano l’organizzazione di atti terroristici in Italia; e gli arresti sono stati compiuti dopo contatti con la polizia italiana che aveva inoltrato richiesta delle autorità norvegesi. Krekar è una figura nota in Norvegia, venuto alla ribalta nel 2012, quando finì in carcere per minacce di morte ad Erna Solberg, l’attuale premier e allora figura emergente del partito conservatore. Precedentemente Krekar aveva già minacciato l’ex premier norvegese, Kjell Magne Bondevik, e comunque era stato al centro di polemiche per le sue “uscite” relative a un’interpretazione molto rigida dell’Islam. Secondo l’emittente norvegese TV 2 è già all’esame un accordo per l’estradizione di Krekar in Italia

RECLUTAMENTO VIA WEB L’indagine antiterrorismo del Ros Carabinieri ha consentito di smantellare una cellula dedita al reclutamento e alla radicalizzazione di militanti attraverso il web. I Carabinieri hanno operato in collaborazione con l’autorità giudiziaria e di polizia di Regno Unito, Norvegia, Finlandia, Germania e Svizzera. L’ordinanza di custodia cautelare riguarda sedici cittadini curdi e un Kosovaro. I militari dell’Arma hanno eseguito numerose perquisizioni nelle province di Bolzano, Parma e Brescia. Perquisizioni sono state eseguite anche in Norvegia, nel Regno Unito, in Finlandia, in Germania e in Svizzera. Gli arrestati avevano anche il progetto “che prevedeva la possibilità di fare attentati nella zona del Medio Oriente e anche in Europa, non in Italia”. Lo ha precisato il generale Giuseppe Governale, comandante del Ros dei carabinieri. Attentati che, ha spiegato, “potevano coinvolgere rappresentanti diplomatici norvegesi e inglesi per ottenere la liberazione del loro capo, Mulla Krekar, detenuto in Norvegia”.

ARRESTATO IL PREDICATORE In Norvegia sono finiti in manette tre sospetti, uno dei quali è il controverso predicatore islamico Mullah Krekar (foto). Krekar – che il 30 ottobre scorso era stato condannato a 18 mesi di reclusione – è stato arrestato nella sua cella a Kongsvinfger perché sospettato di pianificazione terroristica in Italia. Lo riferiscono i media norvegesi, precisando che nell’ambito della stessa operazione antiterrorismo coordinata dall’Italia sono stateB arrestate in Norvegia altre due persone. Il Mullah Krekar, già fondatore nel 2001 del gruppo terroristico Ansar Al-Islam, affermano gli investigatori, dal carcere “ha continuato a rappresentare la guida non solo ideologica dell’organizzazione, mantenendone anche la direzione strategica sulle questioni più importanti, quale la partecipazione al conflitto siriano o la decisione di allinearsi con Isis”. L’utilizzo di internet, spiegano gli investigatori, “ha consentito agli indagati di annullare le distanze tra gli associati, residenti in diversi Paesi europei, permettendo loro di mantenere una forte coesione di gruppo, rafforzata dalla periodica e frequente partecipazioni a chat virtuali, e di rimanere in contatto con la propria guida spirituale”, il mullah Krekar, appunto. In definitiva, l’organizzazione terroristica smantellata, sottolinea il Ros, “incarna l’evoluzione del modello jihadista di tipo tradizionale”, ma che si è rivelata “ancora più insidiosa, rimanendo gerarchicamente strutturata, con il proprio vertice in Norvegia, ed articolata in cellule operative in numerosi paesi, tra cui un’importantissima articolazione in Italia”

MERANO CROCEVIA JIHADISTI Adul Rahman Nauroz, uno degli arrestati nel blitz del Ros, è risultato “particolarmente attivo nell’attività di reclutamento”, “sia attraverso internet, sia attraverso ‘lezioni’ che teneva nel proprio appartamento di Merano, luogo di riunioni segrete e crocevia di aspiranti jihadisti”. In particolare, sei dei presunti terroristi sono stati arrestati in Italia ed un settimo è stato localizzato in Iraq dagli inquirenti italiani; quattro sono stati arrestati in Gran Bretagna; tre in Norvegia; due sono le misure in carico alla Svizzera nei confronti di una persona che si ritiene morta in Siria in combattimento, e di un’altra che è già stata perquisita e nei cui confronti pende una richiesta di arresto a fini di estradizione; un esponente della cellula finlandese, infine, sarebbe morto in Iraq.”Abbiamo scelto di concludere l’operazione ‘Jweb’ il 12 novembre per ricordare i nostri carabinieri caduti a Nassirya, lo stesso territorio di origine dei personaggi arrestati oggi”. È quanto affermato dal Comandante del Ros, Giuseppe Governale, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Lo stesso militare, ha poi spiegato che i sei cittadini curdi-iracheni e il kosovaro destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Roma “sono persone abituate ad adattarsi, arrivate in Italia dopo la fine del la guerra del golfo, residenti in Alto Adige”. In particolare quattro degli indagati, ai quali gli inquirenti sono arrivati grazie a un complesso monitoraggio del web, di fatto “il loro territorio”, vivevano tra Bolzano e Merano. Si tratta, ha affermato ancora Governale, di soggetti «abituati a vivere con il minimo indispensabile», tra i quali anche un ambulante. Tutti i conponenti della cellula italiana avevano un regolare permesso di soggiorno ed erano in contatto con almeno altri 9 indagati finiti agli arresti, residenti in Norvegia, Finlandia e Regno Uniti e legati al Mullah Krekar

IL MINISTRO “Oggi è una bellissima giornata per lo Stato, per la squadra italiana. I Carabinieri dei Ros hanno compiuto una importantissima operazione anti terrorismo che testimonia quanto siano forti lo Stato e la cooperazione internazionale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano alla Camera. L’operazione internazionale, ha spiegato Alfano “ha portato all’arresto di 17 persone, si è svolta all’estero con una forte regia italiana. Ho già avuto modo di complimentarmi con il comandante generale dell’Arma. Questa è la testimonianza di quanto siamo in allerta e quando consideriamo insidiosa la minaccia del califfo. Siamo orgogliosi di come abbia funzionato il sistema di intelligence e sistema Italia”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da