Di Pietro “trombato” da Renzi, niente candidatura
L’ex pm: fuori dalle liste Pd perché contrario a inciucio con Forza Italia
“Sono la prova provata, la cartina di tornasole del fatto che si va verso un accordo tra Pd e Forza Italia”. E’ lo sfogo di Antonio Di Pietro tagliato fuori dalle liste elettorali dal Pd. L’ex pm, in un’intervista, ricorda che “mi hanno chiamato loro, mi hanno supplicato di candidarmi con il Pd in Molise Fassino, Delrio, Emiliano, tutti in coro a pregarmi: ‘Antonio, candidati!’. Sono andato quattro volte al Nazareno. Mi sono lasciato convincere dalle suppliche di Fassino e ho accettato di candidarmi, però sono stato chiaro, ho detto pensateci bene, perché se il segretario fa l’inciucio con Berlusconi io voto contro”. E aggiunge: “Mi sono visto con Grasso e con Bersani, ma loro non hanno possibilità di vincere. Volevo ricucire il rapporto tra i fratelli coltelli di centrosinistra, ma sono armati di masochismo puro”. Poi conclude: “Se Prodi mi dice tappiamoci il naso e votiamo Renzi gli rispondo no grazie. Voglio un centrosinistra che vada oltre Renzi”.