Per quanto riguarda la lotta contro il terrorismo islamico dell’Isis “il ricorso alla forza per me rappresenta l`ultima ipotesi. Tra l`altro, l`Italia è un Paese che ha un rapporto storicamente difficile con i temi legati alla difesa. Io spero tanto che non sia necessaria una missione col rischio di costi umani, ma potrei trovarmi costretta a doverlo fare e, in quel caso, dovremmo essere bravi a spiegarlo all`opinione pubblica. L`Isis è un pericolo concreto e non vorrei che lo si stesse sottovalutando”. Lo dice il ministro della Difesa Roberta Pinotti, in un’intervista oggi al quotidiano Il Mattino. “Se qualcuno attaccai tuoi confini – spiega Pinotti – è più semplice far comprendere la necessità di difenderti, ma come si fa a voltarsi dall`altra parte di fronte a situazioni come quella delle 5-6mila schiave del sesso, spesso poco più che bambine, imprigionate in Kurdistan dagli estremisti?”. Sulla situazione libica, il ministro ha spiegato che “il primo passo deve essere un governo libico di unità nazionale che poi venga riconosciuto dalla comunità internazionale”.