“Non sono venuto qui per fare un lavoro normale, chi viene al Milan deve per forza puntare all’Europa. Poi a fine stagione faremo i conti e vedremo dove siamo arrivati. Se mi sentirei più tranquillo con Ibrahimovic? Babbo Natale arriva il 25 dicembre, voi da ottobre parlate di queste situazioni. Se devo chiedere un regalo, io penso ai tre punti da prendere a Bologna”. Parola di Stefano Pioli alla vigilia del delicatissimo match con il Bologna. Per il tecnico rossonero non esiste un cao Piatek: “Non esiste un caso di un singolo giocatore in un gioco di squadra. Per me esiste il caso del Milan. Vinciamo e perdiamo tutti insieme. Alternative a Piatek? Se giocherà è perché lo ritengo funzionale al gioco di squadra. Piatek è più un centravanti di area, Leao una punta di movimento. L’importante è che la squadra che giochi da squadra: non abbiamo Messi né Ronaldo, ma tanti buoni giocatori che con il gioco collettivo possono diventare ottimi. Non c’è un problema Piatek”.
Bologna è una seconda casa per Pioli, Mihajlovic una vecchia conoscenza. “So benissimo che il Bologna è più forte quando c’è Sinisa, ma mi auguro di poterlo incontrare. Dall’estate scorsa tifo per il Bologna. Sinisa è un esempio per volontà e determinazione, e tifo Bologna anche per come si sono comportati la società e i tifosi in un momento delicato. Ma non avevo dubbio che sarebbe andata così. Tornerò a tifare per il Bologna da lunedì, ma domani spero di poter abbracciare Sinisa”.