“La riscrittura proposta al Governo che introduce il limite di reddito individuale a 20000 euro che non può superare i 40000 di reddito familiare ISEE rende giustizia a quanti erano stati esclusi perché conviventi con il nucleo familiare originario sia da single che come famiglia, così come le tante donne che nel frattempo si sono sposate”. Lo afferma il deputato regionale del Pd Mariella Maggio, secondo la quale “è giunta l’ora di avviare una riflessione per fare uscire questi soggetti dalla dimensione di fruitori di assegno sociale e pensare ad uno status diverso che non può continuare ad essere quello di soggetti svantaggiati. Dobbiamo pensare ad una soluzione che li faccia uscire da una dimensione di fruitori di assegno sociale al reddito”, conclude.