Pirati assaltano nave italiana in Golfo Messico, 2 feriti
A bordo vi erano 35 membri dell’equipaggio, tra cui un ufficiale della Marina mercantile messicana
Un gruppo di pirati ha attaccato una nave italiana nel Golfo del Messico. L’assalto alla Remas, della societa’ Micoperi di Ravenna e impiegata nella fornitura di piattaforme petrolifere, e’ durato una decina di minuti. Sono rimasti feriti due marittimi, in modo non grave: Andrea Di Palma, 42enne ravennate, e’ stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco a un ginocchio; Vincenzo Grosso, originario di Molfetta (Bari), e’ stato invece colpito con un oggetto contundente alla testa. Entrambi sono ricoverati all’ospedale di Ciudad del Carmen, nello Stato messicano di Campeche, dove ora e’ ormeggiata la nave scortata dalla Marina messicana. A bordo vi erano 35 membri dell’equipaggio, tra cui un ufficiale della Marina mercantile messicana.
“Mi risulta che stiano abbastanza bene, i referti medici sono tranquillizzanti”, ha fatto sapere Silvio Bartolotti, amministratore delegato della ravennate Micoperi. “Sappiamo che questa gente e’ salita a bordo all’imbrunire ieri sera e lo ha fatto sostanzialmente per rubare”. Il blitz, secondo la prima ricostruzione, e’ stato compiuto da un gruppo di otto persone arrivate a bordo di due barchini. Una volta saliti, hanno cercato di portare via tutto cio’ che potevano, raccogliendo materiali e attrezzi. “Non si capisce il perche’ degli spari. Sono saliti a bordo armati di sicuro perche’ da quanto ne so hanno prima aggredito la guardia, gli hanno dato un colpo in testa, lo hanno poi picchiato perche’ non desse l’allarme. Successivamente sono entrati nella nave e secondo il mio punto di vista quando si sono trovati davanti 30 persone hanno perso un po’ la ‘tramontana’ visto che molto probabilmente si e’ arrivati a usare le armi”, spiega ancora Bartolotti.
I pirati avrebbero sparato contro una porta – non e’ chiaro se volutamente o accidentalmente – dove dietro c’era Di Palma, rimasto ferito a un ginocchio. Secondo quanto appreso, gli assalitori si sarebbero cosi’ resi conto della gravita’ del loro gesto e avrebbero subito prestato un primo aiuto all’italiano colpito dalle pallottole. L’Unita’ di crisi del ministero degli Esteri, in raccordo con l’ambasciata italiana a Citta’ del Messico, segue il caso con la massima attenzione. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per “pirateria”, come previsto dal codice di navigazione. A coordinare l’indagine e’ l’aggiunto Francesco Caporale e il pm Erminio Amelio.