Nessun commento sulla direzione del Pd e sulle ‘aperture’ del segretario Matteo Renzi a sinistra del suo partito, e neanche sulla ‘strappo’ di Mdp che non ha votato a favore della legge elettorale, licenziata oggi dalla commissione Affari Costituzionali della Camera. Giuliano Pisapia non ne parla. Oggi si discute solo di ambiente, ma l’intenzione, e lo dichiara, e’ quella di continuare, avanti sulla strada indicata fin dalla nascita di Campo Progressista. Una forza che “non vende sogni” ne’ “baratti” con Palazzo Chigi ma vuole costruire un “campo largo” che unisca temi come il civismo e l’ambiente con un programma su cui concordare. “Non vogliamo sbandare. Per questo dico una cosa che mi ha portato fortuna quando sono stato eletto sindaco di Milano: se si sbaglia strada tirateci per la giacchetta”, ha sottolineato concludendo la Giornata dell’ambiente organizzata oggi a Roma dalle Officine di Cp. C’erano i ‘militanti’, i Verdi ma c’era anche Centro Democratico con Bruno Tabacci, il mondo dell’associazionismo, e Filiberto Zaratti di Mdp. E non e’ escluso, si apprende, che nei prossimi giorni sia lo stesso Pisapia a fissare un nuovo appuntamento per costruire questo campo allargato.[irp]
“Non basta ‘dire’ cose di sinistra, serve ‘fare’ cose di sinistra – ha detto stasera parlando di ambiente – noi le abbiamo fatte, le vogliamo fare e vogliamo migliorare e farne ancora di piu’. Campo Progressista e’ partito chiedendo adesione e “dicendo con fermezza che bisogna avere la capacita’ di essere discontinui col passato ma senza vendere sogni”, ha aggiunto invitando ad investire sulla green economy e sulle tematiche ambientali. Un momento di confronto che e’ “la risposta a chi dice che litighiamo sempre e non parliamo di contenuti”, ha sottolineato il leader di Cp che sui temi ambientali non ha mancato di sottolineare: sono stati utilizzati da gran parte dei politici “spesso strumentalmente” senza crederci. Noi ci crediamo perche’ riguarda il futuro del Paese”. Quando “siamo andati da Gentiloni a parlare della manovra – ha poi ribadito – senza barattare nulla in cambio perche’ le nostre richieste riguardano il Paese, ho detto anche” che in Italia sono stati finanziati per i prossimi 15 anni” miliardi di euro per le opere pubbliche che sono “bloccati dalla burocrazia e bisogna mettere delle regole per sburocratizzare il Paese”.[irp]