Pistorius presto libero, ma ci sarà riesame processo

L’atleta paralimpico sudafricano Oscar Pistorius, condannato a cinque anni di reclusione per aver ucciso la fidanzata nel febbraio del 2013, uscirà di prigione il 21 agosto ma senza certezze per l’avvenire: è di oggi la notizia che il riesame del processo si terrà a novembre, con il rischio di un inasprimento della pena. “La commissione delle scarcerazioni anticipate sotto controllo giudiziario si è riunita il 5 giugno e ha approvato la liberta vigilata per Oscar Pistorius dal 21 agosto”, ha indicato l’amministrazione penitenziaria sudafricana, provocando una dura reazione della famiglia della vittima. In un primo tempo, ha precisato il capo dell’amministrazione penitenziaria Zach Modise, Pistorius sarà confinato nella sua abitazione e avrà una ora sola di libertà al giorno. Se tutto andrà bene, il tempo quotidiano di liberta aumenterà progressivamente. Condannato il 21 ottobre scorso, alla scarcerazione Pistorius avrà trascorso dieci mesi in prigione, ovvero esattamente il tempo minimo previsto dalla legge. Resterà fino alla fine dei cinque anni in regime di liberta vigilata. Conformemente alle leggi, “la famiglia della vittima è stata invitata a partecipare alle delibere della commissione”, secondo Modise. Ma senza raggiungere nessun obiettivo. June Steenkamp, la madre della giovane modella uccisa da Pistorius, ha di nuovo pubblicamente denunciato questa scarcerazione anticipata.

“Dieci mesi di carcere per aver ucciso, non è semplicemente abbastanza”, ha dichiarato in un comunicato. La pena inflitta a Pistorius potrebbe essere modificata nel corso del riesame del processo di novembre. La procura sudafricana aveva presentato richiesta di appello nei confronti del verdetto, giudicandolo troppo lieve. “Nessuna data è stata fissata ma possiamo confermare che il riesame del processo in appello si terrà a novembre prossimo”, ha spiegato oggi all’Afp la Corte suprema d’appello sudafricana. Il processo sarà riesaminato unicamente sulla base del diritto; si tratta di una procedura scritta che non prevede una nuova convocazione di testimoni. Reeva Steenkamp aveva 29 anni quando Oscar Pistorius la ha uccisa, durante la notte di San Valentino del 2013, sparando quattro proiettili di grosso calibro sulla porta del bagno dove si trovava la giovane modella. L’atleta, soprannominato “Blade Runner”, si è sempre difeso affermando di aver ucciso la fidanzata per errore, scambiandola per un ladro: il tribunale ha sostenuto di non avere elementi sufficienti per respingere questa versione e lo ha condannato per “omicidio colposo”. La procura sostiene, da parte sua, che la legge è stata male interpretata e che Pistorius avrebbe dovuto essere condannato per omicidio volontario e quindi ad una pena ben più pesante.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da