Polizia Dallas: Johnson aveva “progetti devastanti”. Il misterioso messaggio col sangue del cecchino

Polizia Dallas: Johnson aveva “progetti devastanti”. Il misterioso messaggio col sangue del cecchino
11 luglio 2016

di Enzo Marino

micah-xavier-johnsonL’ex soldato americano che ha ucciso 5 poliziotti a Dallas stava preparando un attacco devastante con un gran quantitativo di esplosivo. Lo hanno reso noto le autorità americane, lanciando un appello alla calma dopo l’arresto di oltre 200 persone nel corso delle manifestazioni che si sono svolte in tante città degli Stati uniti. L’ex soldato nero, Micah Johnson, 25 anni (foto), aveva “altri progetti devastanti”, ha rivelato il capo della polizia di Dallas, David Brown (foto home), riferendosi all’arsenale di guerra che è stato ritrovato nell’abitazione dell’uomo. Secondo la polizia, Johnson stava organizzando un attacco da lungo tempo e il massacro di Dallas era solo la prima prova. “Il sospetto sapeva maneggiare esplosivi e il materiale scoperto a casa sua era talmente importante che avrebbe potuto avere effetti devastanti nella nostra città e nel nord del Texas”, ha detto alla Cnn il capo della polizia. Lettere scritte col sangue, trattative estenuanti, tensione, piani per attacchi “devastanti”. Quattro giorni dopo i tragici fatti di Dallas, sono emersi nuovi dettagli su quanto avvenuto giovedì nella metropoli texana, in particolare durante le difficili trattative intercorse tra le forze speciali di polizia e Micah Johnson. A raccontare quelle ore drammatiche alla Cnn è stato ancora Brown: “(Johnson) voleva trattare solo con neri. Ci ha deriso, ha cantato e una volta ha chiesto quanti agenti aveva ucciso. Poi ci ha provocati e ci ha detto che aveva nascosto delle bombe”.

“I nostri uomini non si sono mai potuti avvicinare a lui, senza correre pericolo. Ho avuto paura che ci potesse attaccare da un momento all’altro. Avrebbe potuto uccidere molti dei miei uomini, prima che riuscissimo a prenderlo”, per questa ragione Brown ha deciso di neutralizzarlo con un robot: “In simili circostanze riprenderei la stessa decisione un’altra volta”. Durante le due lunghe ore di trattativa, Johnson ha scritto col suo sangue due lettere sulla parete, una R e una B. “Non sappiamo ancora cosa significhino queste due lettere”, ha spiegato Brown “Gli specialisti stanno tentando di comprendere questo messaggio, lo stiamo esaminando con grande attenzione”. Poi Brown ha aggiunto: “Siamo convinti che l’attentatore avesse pianificato altri attacchi”, e infatti nella sua abitazione sono state ritrovate munizioni e materiale per la costruzione di bombe. “C’era materiale a sufficienza per compiere qualcosa di devastante nella nostra città”, ha spiegato Brown: “Johnson aveva un piano molto chiaro. Voleva procedere militarmente nei suoi attacchi. Ha raggiunto il luogo della manifestazioni con il suo furgone nero e ha aspettato il corteo e i poliziotti”.

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