Poliziotti pro-Salvini, Questura Ascoli apre inchiesta
Accertamenti su agenti fotografati ai gazebo a firmare petizione
La Questura di Ascoli Piceno fa sapere di aver “aperto un’inchiesta amministrativa per l’accertamento dei fatti” sul caso dei poliziotti in servizio fotografati ad Ascoli Piceno, in piazza Arringo, a firmare in un gazebo una petizione pro-Salvini. I due agenti erano, come testimoniano le divise, in servizio. La foto era stata pubblicata su Instagram dal senatore della Lega Paolo Arrigoni, che l’ha prima cancellata e poi postata di nuovo difendendo il gesto dei poliziotti: “Un atto di generosità e coraggio”, chiosa l’esponente leghista, sul quale però la questura ora vuole effettuare degli accertamenti, visto che gli agenti erano in divisa.[irp]
Arrigoni ha aggiunto che la Lega difenderà i due poliziotti “in ogni sede”. Poi nel nuovo post pubblicato spiega: “Ho pubblicato questa foto. La foto di due agenti di polizia che con un atto di generosità e coraggio, nelle Marche hanno voluto sottoscrivere la raccolta firme a sostegno del ministro dell’Interno Salvini. Poche ore dopo l’ho cancellata per ragioni di privacy e per rispetto a quei due ragazzi, sapendo che c’era il rischio che venisse strumentalizzata da chi non vede l’ora di infangare il lavoro delle nostre Forze dell’Ordine. Cosa che è prontamente avvenuta”. E correda la riflessione con lo scatto che ritrae un poliziotto in divisa piegato a firmare a un banchetto, e un altro in piedi che sembra aspettarlo. Le facce di entrambi sono state “pixelate” per non renderle riconoscibili.
Sulle divise della polizia c’è da registrare l’attacco del senatore del Pd Matteo Richetti: “Il ministro Salvini indossa abusivamente le divise della polizia, ma taglia i fondi per quelle vere – scrive su Twitter -. I nostri poliziotti sono per strada con le divise estive. Come su tutto, questo governo è solo chiacchiere e distintivo”. In serata è poi arrivata la replica dello stesso Salvini, che ha parlato di “polemiche surreali”.