Polverini: “Così sono riuscita a convincere Dall’Osso”

Polverini: “Così sono riuscita a convincere Dall’Osso”
Renata Polverini
8 dicembre 2018

E’ la protagonista assoluta del “colpaccio”. E’ riuscita a portare in Forza Italia un deputato del MoVimento Cinque Stelle. Per dirla con la stessa Renata Polverini, con l’arrivo nel partito di Matteo Dall’Osso, “s’è rotto un tabù, s’è rotto un muro”. D’altronde, la Polverini è consapevole della “decisione forte” di Dall’Osso, ma tiene a precisare che “l’ha presa in piena coscienza e senza nessuna forzatura”.

Onorevole Polverini, come nasce il “colpaccio”?

“Il collega Dall’Osso è stato con me in Commissione Lavoro già la scorsa legislatura. E con lui ho sempre mantenuto un buon rapporto”.

So che la scorsa estate gli ha donato un bastone.

“Sì. Matteo ha una malattia con cui sta combattendo da diciannove anni. E, in parte, l’ha anche vinta in quanto s’è rimesso in piedi. In questa legislatura l’ho visto ancora senza bastone, e così gli ho fatto un regalo, dicendogli di portarlo come un vezzo e che sarebbe diventato un elemento identificativo della tua persona. E da quel giorno non l’ha più tolto”.

In sostanza, è riuscita a “convertire” un grillino della prima ora…

“Diciamo che, probabilmente, avendo lavorato con me, Matteo ha capito che noi di Forza Italia non siamo per come ci descrivono, o meglio, siamo persone migliori di quello che ci vogliono fare apparire”.

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Lo sfogo di Dall’Osso è stato forte, il deputato ha parlato di “tradimento” da parte del M5s…

“E sì, perché l’altra notte (mercoledì, ndr), in particolare, in commissione Bilancio Matteo si è sentito trattato male perché aveva presentato un emendamento su un problema relativo ai disabili, in particolare sull’accesso alle città. Prima gli hanno chiesto di ritirarlo, ma lui non l’ha ritirato e ha chiesto a me di sottoscriverlo, cosa che ho fatto assieme ad altri colleghi. Poi, in Aula il M5s ha comunicato invece che Matteo l’aveva ritirato, fatto che ha portato Dall’Osso a intervenire per affermare il contrario. In sintesi, alle due e un quarto di notte glielo hanno bocciato. Una persona che combatte con questa malattia e che non riesce a convincere i vertici del M5s che queste sono battaglie giuste e che nell’ambito di una manovra di bilancio, le coperture relative agli emendamenti di Matteo possono considerarsi spiccioli, certo che s’è sentito tradito. Matteo ha pianto in Commissione per questa vicenda”.

Dall’Osso ha incontrato il presidente Berlusconi.

“Sì, è stato lo stesso Matteo a chiedermi di incontrare il Presidente Berlusconi, cosa che ho fatto giovedì alle sei e mezzo di pomeriggio. Abbiamo tenuto tutto riservato, compreso l’incontro col Presidente, proprio perché Matteo potesse riflettere serenamente”.

Già s’è scatenato il fuoco contro Dall’Osso per aver cambiato “casacca”…

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“In questa legislatura, tenuto conto della natura del governo, nessuno può parlare di cambio di ‘casacca’. E se a ciò aggiungiamo che Matteo è stato anche eletto per tutelare i disabili e questo non è possibile nel M5s, cosa che invece ritiene possibile in Fi, questo le fa onore”.

Insomma, Berlusconi ha dato inizio all’operazione “adotto un grillino”?

“Diciamo che ciò dimostra che Fi è un movimento come tutti gli altri che ancora può attrarre persone che vogliono fare politica con la P maiuscola”.

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