Il ministero dell’Interno ha annunciato che sono stati assegnati i porti di Messina e Taranto rispettivamente alla nave Open Arms e alla Sea Watch 3 che avevano fatto richiesta di sbarco. La Francia, la Germania, il Portogallo e l’Irlanda hanno già dato la loro disponibilità ad accogliere i richiedenti asilo a bordo delle due navi delle ong in base all’apertura della procedura di ridistribuzione dei migranti a livello europeo avviata dalla Commissione Ue anche sulla scorta del pre-accordo di Malta.
A bordo della Open Arms ci sono 118 migranti che “convivono da 4 giorni sul ponte in attesa di raggiungere un porto dove sbarcare e riparare l’avaria al motore”, aveva sottolineato la ong su Twitter prima della notizia dell’indicazione di Messina come porto sicuro. Sulla Sea Watch 3, invece, 119 migranti, ora autorizzati a sbarcare a Taranto. “La gioia a bordo è inspiegabile, così come il nostro sollievo”, ha commentato la ong tedesca, aggiungendo: “Auspichiamo di arrivare presto a un meccanismo di sbarco e redistribuzione automatico, senza sporchi accordi con la Libia”.