Potrei candidarmi. Inchiesta? Finisce un incubo

“Candidato alle elezioni europee? Non lo so ancora, potrebbe anche esserci questa possibilita’”. Lo ha detto l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, in merito a una sua possibile candidatura alle prossime elezioni europee. “Dobbiamo ancora decidere – aggiunge – come fare le liste, se correre da soli, o con Udc e Popolari per l’Italia. Sono decisioni che prenderemo entro lunedi’”.

Intanto, mette la parola fine su una vicenda che l’ha visto coinvolto nell’inchiesta cosiddetta “sistema Giacchetto” e per la quale ricevette un avviso di garanzia il 19 giugno del 2013 per corruzione e finanziamento illecito dei partiti. L’altro ieri, l’archiviazione del procedimento. “Ho vissuto un incubo, per fortuna e’ finita – sottolinea -. Torno alla vita pubblica dopo un lungo esilio volontario. Ovviamente non sono piu’ quello di prima, dal punto di vista privato e politico”.  “Racconto questa vicenda con serenita’, come qualcosa che fa ormai parte della mia vita, che comunque e’ la vita di un uomo fortunato – prosegue -. Non posso dire che l’avviso di garanzia non fosse atteso, era atteso, dopo la fuga di notizie avvenuta il 4 luglio del 2012 quando il centrodestra si stava prestando a selezionare il candidato alla presidenza della Regione. Dopo tre giorni dall’inizio di quell’inchiesta -dice ancora Cascio – vengo escluso dalla corsa alla presidenza della Regione, un anno dopo arriva l’ufficialita’ dell’avviso di garanzia per corruzione e finanziamento illecito dei partiti”.

E ancora: “Stavo per essere nominato segretario regionale del Pdl, invece ho telefonato ad Alfano e ho fatto cinque passi indietro, mi sono messo da parte da solo. E da quel momento la mia vita privata e pubblica e’ cambiata. In questi nove mesi ho vissuto con il conforto dei miei amici e con il mio avvocato che mi e’ stato sempre a fianco. La dirompenza delle indagini ha sconvolto l’esistenza dei miei cari, mi sono ritrovato a casa alle 7 del mattino la Guardia di finanza. Hanno perquisito casa, ufficio, questa vicenda mi ha fortemente inquietato, pur sapendo di esser estraneo ad ogni tipo di accusa, ho ritenuto opportuno dimettermi”.