Prandelli al Galatasaray, Balotalli non è un campione

Non solo conferenza ufficiale da parte di Prandelli martedì a Istanbul. Se l’ex ct della nazionale italiana è apparso abbottonato sui singoli in sala stampa, a margine ha voluto dire la sua su temi molto più specificamente italiani: “Ho ricevuto delle minacce, via lettera e via messaggi. E mi sono sentito paragonato a Schettino. Situazioni che ti fanno chiudere. Non sono scappato. Chi lo dice è cattivo dentro. Le convocazioni? Cassano se lo meritava e non me ne pento, le parole di Giuseppe Rossi mi fanno ancora male. Fin dal primo giorno sapeva che non avrebbe fatto parte dei 23, per me è stato una grande delusione”.

Sulle polemiche dopo l’eliminazione degli azzurri con l’Uruguay Prandelli ha detto: “Le parole di Buffon non mi hanno sorpreso, si riferiva non a un singolo caso ma a una generazione che deve imparare a dare tutto per la maglia della nazionale. Balotelli era nervoso ma non ha avuto nessuna reazione particolare. Prima di salutarlo sono stato chiaro e gli ho detto che la nazionale avrà ancora bisogno di lui, ma che lui deve imparare a vivere nella realtà e non nel suo mondo virtuale. E che è un calciatore che ha i colpi, ma un campione è un’altra cosa. Un campione sa affrontare tutte le situazioni”.