Precari, Tar condanna Regione Siciliana a erogare contributo ai Comuni
L’amministrazione aveva corrisposto parte della quota 2013 e si era riservata di quantificare quella del restante periodo dell’anno in base alle disponibilità di bilancio
Il Tar Palermo ha condannato la Regione, riconoscendo il diritto dei Comuni a ricevere l’intero contributo richiesto per la retribuzione del personale proveniente dal bacino dei Lavoratori Socialmente Utili per l’anno 2013. Nello specifico, l’amministrazione regionale aveva corrisposto integralmente la quota relativa al periodo gennaio/luglio 2013, ma si era riservata di quantificare quella relativa al restante periodo dell’anno in base alle disponibilità di bilancio. Successivamente, l’allora dirigente del Dipartimento regionale del lavoro, aveva disposto che sarebbe stato corrisposto un contributo pari al 96 % di quello richiesto, poi ulteriormente diminuito al 93,73%.
Pertanto a seguito della riduzione del contributo erogato, i Comuni di Prizzi, Cammarata, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Castellana Sicula, Campofranco, Villafrati, Alimena, Palazzo Adriano, Villafranca Sicula, Bompietro, Campofiorito, Giuliana, ricorrevano al Tar per chiedere l’annullamento dei provvedimenti regionali. Ebbene, i giudici di Palazzo Butera, nell’annullare tutti gli atti impugnati dai Comuni e nel condannare l’amministrazione regionale, precisano che ”tale norma era vigente nell’anno 2013, cosicchè era preciso obbligo dell’Amministrazione stanziare in bilancio una somma sufficiente per coprire integralmente la quota dovuta; il sottodimensionato del relativo capitolo non la esonerava, peraltro, dalla corresponsione ai Comuni di quanto dovuto, ma la obbligava a reperire, aliunde, le relative somme”.