Immediata la replica di Matteo Renzi: “Siamo in democrazia e possiamo non essere d’accordo su tutto: non siamo dei sudditi, siamo degli alleati”. “Se il presidente del Consiglio ha voglia di lavorare insieme a noi per rendere la giustizia più veloce ‘evviva’, noi ci siamo”, aggiunge l’ex premier evidenziando di non voler diventare un “giustizialista a 5 Stelle”. “Ho fatto un governo con i grillini per evitare che Salvini prendesse pieni poteri, non è che mi son bevuto il capo e divento grillino, mi iscrivo alla piattaforma Rousseau e divento giustizialista anche io”, chiosa.
Le due ministre di Italia viva non si presenteranno stasera al Consiglio dei ministri? “Non lo so, questo devono decidere sulla base di che cosa discutono”, dice il leader di Iv, Matteo Renzi. “E’ chiaro – aggiuge – che noi diamo una mano al Governo sui tutte le cose su cui siamo d’accordo. Sul punto della prescrizione, com’è noto ampiamente noto, Iv andrà da solo in quanto non condivide la linea del Governo. Quindi su questo singolo punto non siamo d’accordo e lo diremo, non so in che forme, se non votando, non partecipando al voto, dipende da quello che c’è in Consiglio dei ministri. Quindi se c’è la prescrizione no, su tutto il resto si va avanti”. “Forse è il caso adesso – prosegue l’ex capo del Governo – di smetterla con le polemiche. C’è un punto, importante, per carità, su cui non siamo d’accordo, abbiamo cercato a tutti i costi di trovare un compromesso, non l’abbiamo trovato, perlomeno non adesso, magari nei prossimi due mesi questo compromesso potrà arrivare. Quindi alla luce di quello che potrà venire decideremo sul punto della prescrizione”.
Intanto, Bonafede ha ribadito che non c’è una ulteriore mediazione, l’accordo sul lodo conte bis. “Io penso – commenta Renzi – che le posizioni siano molto chiare: noi non siamo d’accordo su questa idea, per un motivo semplice, perché trasforma i cittadini in imputati a vita. Alla luce di questo, Bonafede può tenersi le sue idee. Spero per lui che abbia la maggioranza, al Senato non credo che l’abbia”. “Il sondaggio Ipsos – dice ancora Renzi a proposito dello scontro nella maggioranza sulla prescrizione – dice che il 75 per cento pensa che noi lo facciamo per visibilità, che il 55 per cento è contrario alla posizione e che il 5 per cento capisce di cosa stiamo parlando. Un politico può scegliere: uno è quello di inseguire i sondaggi oppure di spiegare al restante 95 per cento delle persone, quanto è importante questa discussione”.