Giochi fatti sulla prescrizione. E’ “pronta la riforma della prescrizione, si torna a quella sostanziale: il testo è stato già trasmesso alla Commissione giustizia della Camera”. Così il ministero della Giustizia in una nota. “L’aspetto principale della riforma – si legge – è la previsione di una sospensione della prescrizione per 24 mesi dopo la sentenza di condanna in primo grado e per 12 mesi dopo la conferma della condanna in appello”.
“Se la sentenza di impugnazione – prosegue – non interviene in questi tempi, la prescrizione riprende il suo corso e si calcola anche il precedente periodo di sospensione. Anche in caso di successivo proscioglimento o di annullamento della sentenza di condanna in Appello o in Cassazione, il periodo in cui il processo è stato sospeso si calcola ai fini della prescrizione”. Tiene dunque l’accordo raggiunto tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che vede favorevole anche Azione. Via le leggi Bonafede e Cartabia, a questo punto e si torna alla Orlando, ma nella versione proposta due anni fa dall’ex presidente della Consulta Giorgio Lattanzi. Intanto slitta l’avvio dell’esame dell’Aula della Camera della riforma sulla prescrizione, previsto per venerdì 27 ottobre.
Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. La discussione generale sul progetto di legge dovrebbe approdare in aula alla Camera il 6 novembre. Questi i tempi secondo le previsioni del presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, Ciro Maschio. “Andare in Aula il 27 ottobre sarebbe stata una forzatura eccessiva – spiega – e abbiamo optato per uno slittamento nell’ottica di garantire tempo per i subemendamenti dell’opposizione. Si tratta di un breve rinvio in commissione – aggiunge Maschio – con la scadenza del termine fissata per il 30 e 31 ottobre per i subemendamenti e il mandato al relatore. Il 6 novembre il provvedimento andrà in aula”.