Ha pagato la cauzione di 150.000 euro e così è uscita dal carcere vicino Madrid. Un’arresto di ventiquattro ore quello della presidente del parlamento catalano, l’indipendentista Carme Forcadell, che l’ha costretta a trascorrere la notte dietro le sbarre proprio per non aver avuto la possibilità di pagare la cauzione fissata dalla Corte suprema nell’ambito dell’inchiesta per “sedizione”. Forcadell, 58 anni, è stata ascoltata ieri da un giudice della Corte Suprema assieme ad altri cinque parlamentari catalani nell’ambito di un’inchiesta per “sedizione”. Tutti i sei esponenti parlamentari erano membri dell’ufficio di presidenza che ha autorizzato il dibattito sull’indipendenza catalana, approdato poi al voto del testo con cui veniva sancita la nascita della repubblica catalana. Era stata sempre la Forcadell, lo scorso 27 ottobre, a contare una dopo l’altra le schede deposte dai deputati e a proclamare il risultato: 70 voti su 135 per l’indipendenza. Per l’ex presidente del Parlament il giudice Pablo Llarena della Corte suprema ha chiesto il carcere preventivo. Stessa richiesta, per solo tre membri dell’ufficio di presidenza dell’assemblea. Fonti presenti all’interrogatorio hanno riferito all’agenzia Efe che i tre hanno risposto a tutte le domande poste dal magistrato Llarena. Altre fonti vicine alla presidente del parlamento catalano, hanno aggiunto che Forcadell ha sottolineato di avere “sempre permesso il dibattito senza pregiudicare il risultato ne’ controllarne il contenuto, con il fine di preservare il diritto all’attivita’ parlamentare e al libero dibattito”.[irp]