Presidente Rohani a Parigi: niente vino? Allora niente cena

Croissant e succo d’arancia, niente cena: così la Francia, che ha accolto con grandi onori il presidente iraniano Hassan Rohani, reduce dalla visita in Italia, ha risolto il problema del vino al ricevimento previsto oggi. Vino obbligatorio nel menù delle cene ufficiali offerte all’Eliseo agli ospiti stranieri di rilievo, che in questo caso sarebbe stato però motivo di imbarazzo. Il canale televisivo TF1, in un servizio sull’arrivo di Rohani – con cui Hollande conta di siglare proficui contratti, oltre a discutere della crisi siriana – sottolinea come la Francia non abbia ceduto alla tentazione di compiacere l’ospite, per quanto importante. E siccome una selezione di grandi vini francesi è puntualmente proposta alle cene ufficiali all’Eliseo come “vetrina” della patria gastronomia, per evitare il problema è stato deciso che i due capi di Stato “non condivideranno un pasto”. Rohani sarà invitato nel pomeriggio per una pausa con , croissant e succhi di frutta. Lo scorso novembre, quando il leader iraniano era atteso a Roma e Parigi e poi cancellò la visita a causa degli attacchi terroristici nella capitale francese, la delegazione di Teheran aveva declinato la proposta di una prima colazione: “livello troppo basso”, riferiva RTL con indiscrezioni dalla delegazione iraniana. Rohani è arrivato a Parigi sulla scia delle polemiche scatenate dalle “statue coperte” a Roma e dal vino italiano bandito dalle tavole dei ricevimenti ufficiali. Polemiche ampiamente ricordate anche oggi dai media francesi, secondo cui le stesse richieste sono state presentate alla Francia, che avrebbe però rifiutato.

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