Gli Stati Uniti hanno bisogno di una riforma che ridimensioni i suoi colossi tecnologici, come Amazon, Google, Apple e Facebook, con uno ‘spezzatino’ che rompa il monopolio che hanno acquisito sulla societa’, sull’economia e di riflesso sulla stessa democrazia. Negli Stati Uniti ha avuto grande eco l’ultima proposta avanzata da Elizabeth Warren, candidata alle primarie democratiche per le presidenziali del 2020 e sempre piu’ alfiere della sinistra radicale. Nel suo mirino ci sono sostanzialmente i ‘Faang’, acronimo di Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google.
Parlando dal palco di un comizio a Long Island City, il quartiere di New York dove Amazon voleva costruire un nuovo campus ma e’ stato costretto a revocare il piano davanti all’opposizione dei residenti, la 69enne senatrice democratica del Massachusetts ha svelato la sua proposta che prende di mira il potere dei giganti della Silicon Valley. In particolare, vuole imporre nuove regole alle societa’ tecnologiche che hanno almeno 25 miliardi di dollari di entrate annuali, costringendo Amazon e Google a cedere parti delle loro societa’ e ad abbandonare il controllo schiacciante che hanno sul commercio online. Vuole inoltre sciogliere alcune delle fusioni che hanno segnato il settore, come quelle tra Amazon e Whole Foods e tra Google e Waze, cosi’ come l’acquisizione da parte di Facebook di Instagram e WhatsApp. “Abbiamo queste corporation giganti che pensano di poter passare sopra chiunque. Sono stufa di questi miliardari che vivono sulle spalle altrui”, ha affermato la Warren.
“Oggi le grandi societa’ tecnologiche hanno troppo potere, sulla nostra economia, sulla nostra societa’ e sulla nostra democrazia. Hanno demolito la concorrenza e usato le nostre informazioni private per profitto. E facendo questo, hanno colpito le piccole aziende e soffocato l’innovazione. Ecco perche’ la mia amministrazione adottera’ grandi cambiamenti strutturali nei confronti del settore tecnologico per promuovere piu’ concorrenza, compreso rompere Amazon, Facebook e Google”, ha promesso la senatrice. Da quando ha annunciato la candidatura alle primarie democratiche per le elezioni 2020, la Warren ha rimarcato la sua natura progressista, proponendo un piano per l’assistenza all’infanzia universale e una tassazione sulle famiglie piu’ ricche d’America.