Pressing Confindustria Sicilia sui Comuni

Entro il prossimo 3 giugno i Comuni dovranno inoltrare alla Cassa Depositi e Prestiti le domande di anticipazione per accedere alla terza tranche di risorse finanziarie aggiuntive che lo Stato mette a disposizione per il pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31 dicembre 2012. La dotazione finanziaria di questa terza tranche ammonta a circa 1,8 miliardi di euro, assegnata agli enti locali in sede di ripartizione delle risorse stanziate per il 2014 dal decreto legge n. 102/2013.

“Avere la possibilità di rimettere liquidità in circolo, pagando i propri debiti e non farlo – commentano gli industriali siciliani – è un crimine. Significa infatti condannare in maniera deliberata le imprese, portandole al fallimento, e con esse i dipendenti che perdono il proprio posto di lavoro. Per questo chiediamo grande attenzione da parte dei sindaci nei confronti di un obbligo morale e politico prima ancora che normativo”.
Con queste risorse aggiuntive, l’ammontare complessivo delle anticipazioni di liquidità messe a disposizione degli enti locali è pari a circa 5 miliardi. Oltre alle anticipazioni di liquidità, gli enti locali hanno potuto utilizzare per il pagamento di debiti arretrati anche deroghe al patto di stabilità interno per un totale di 5 miliardi di euro. Tra maggio 2013 e maggio 2014, dunque, i soli enti locali hanno avuto a disposizione per il pagamento di debiti arretrati circa 10 miliardi di euro.