La rottura e’ stata traumatica, ma il Partito Democratico non dispera di riannodare il filo del rapporto con Emma Bonino e +Europa. Dal Nazareno la strategia per uscire dall’impasse della raccolta firme e della presentazione dei candidati e’ stata avanzata dai vertici del partito. I dem aiuterebbero a raccogliere le firme, garantendo a +Europa di consegnare le liste dei candidati nel plurinominale in tempo utile. Il problema, tuttavia, riguarda soprattutto la presentazione delle liste per l’uninominale, fissata per il 31 gennaio. I radicali, dovendo consegnare le liste del plurinominale il 21 gennaio (giorno in cui si formalizzano anche i simboli e gli apparentamenti), si troverebbero a dover fare affidamento solo sulla buona fede dei dem. I quali assicurerebbero dei posti nelle liste uninominali agli alleati. Da prassi, i partiti attendono fino all’ultimo momento utile per presentare le liste nei collegi uninominali. Si tratta, infatti, di pesare al bilancino la forza elettorale di ciascun candidato mettendo, contemporaneamente, d’accordo i diversi umori presenti dentro le forze politiche. E’ per questa ragione che la strada indicata dal vice segretario Pd, Maurizio Martina, non convince Bonino e i suoi che si sentirebbero “legati mani e piedi al Partito Democratico e alle varie sensibilita’ delle correnti”.
Dunque, la prima opzione rimane quella della corsa solitaria di Emma Bonino, con buona pace di chi vede sfumare la possibilita’ di contare sui radicali – ben strutturati in regioni chiave per il Pd come il Piemonte e il Lazio – per giocarsela ad armi pari con il centro destra e il M5s. Non e’ un caso che anche un ministro apparentemente lontano dalle dispute elettorali come Carlo Calenda oggi scende in campo per richiamare l’attenzione del segretario Matteo Renzi sulla vicenda: “Emma Bonino e’ pilastro fondamentale dell’alleanza riformista liberal democratica che serve all’Italia, il Pd ne ha bisogno”, spiega Calenda su twitter invitando Matteo Renzi a “sedersi intorno ad un tavolo”, perche’ “trovare una soluzione e’ doveroso”. In attesa che da Renzi arrivi una risposta, e’ Piero Fassino a ribadire l’impegno dei dem: “Abbiamo detto piu’ volte alla Bonino che ci impegniamo a fare due cose: scegliere tempestivamente i candidati ai collegi in modo che si possa avviare presto la raccolta delle firme. E ci impegniamo come Pd e con le altre forze della coalizione a concorrere alla raccolta delle firme: 400 per circoscrizione si riescono a raccogliere in pochi giorni. E la Bonino ha una garanzia assoluta: essendo il Pd interessato che Europa sia in coalizione, e’ ovvio che ci impegneremo al massimo nello sforzo di raccogliere le firme necessarie”. Se i tentativi andranno in porto lo si capira’ gia’ domani: nel pomeriggio, infatti, +Europa terra’ una conferenza stampa in cui si fara’ il punto della situazione e si dovrebbero sciogliere gli ultimi nodi della vicenda.