Pressing su Tria su decreto rimborso ai truffati, faccia a faccia con Conte. Salvini: “Risposte veloci ai risparmiatori”

Pressing su Tria su decreto rimborso ai truffati, faccia a faccia con Conte. Salvini: “Risposte veloci ai risparmiatori”
Giovanni Tria
1 aprile 2019

Sale il pressing Lega-M5S sul ministro dell’Economia Giovanni Tria perché firmi al più presto il decreto per rimborsare i risparmiatori truffati dalle banche, su cui il titolare del Tesoro frena in attesa del placet di Brxelles per evitare di incorrere nell’accusa di aiuti di Stato con rimborsi indiscriminati. Il primo attacco è arrivato da Luigi Di Maio: “Deve essere firmato il prima possibile il decreto sul rimborso dei risparmiatori truffati, per noi è fondamentale”. Nel Movimento 5 stelle la convinzione e’ che Tria stia facendo – riferiscono fonti parlamentari pentastellate – asse con l’Europa e non con il governo. Qualche ora dopo è la volta di Matteo Salvini: “Il ministro dell’Economia deve dare una risposta veloce ai truffati delle banche e mi sembra che sia passato il tempo sufficiente”.

Per un confronto a tutto tondo, in primis sui risparmiatori truffati, ma anche sulle misure per la crescita e il Def soprattutto dopo l’affondo dell’Ocse, il ministro Tria ha incontrato nel tardi pomeriggio, il premier Giuseppe Conte per un faccia a faccia a palazzo Chigi. Al centro del colloquio anche il dl crescita, che dovrebbe approdare giovedì sul tavolo del Consiglio dei ministri. Un provvedimento, il cui varo è già stato rimandato, ritenuto molto importante dall’esecutivo perché su questo e sul dl sblocca cantieri (approvato salvo-intese) si gioca la partita della ripresa economica dell’Italia e degli investimenti. L’imperativo del premier e’ quello di chiudere la partita sui risparmiatori, per i quali con la manovra e’ stato stanziato 1 miliardo e mezzo in tre anni. Ma nel Movimento 5 stelle aumenta l’irritazione per il responsabile dell’Economia, anche se – questa la linea – al momento ufficialmente c’e’ intenzione di chiedere le sue dimissioni.  La polemica sui risparmiatori non fa che alimentare le forti tensioni all’interno del governo giallo-verde in una settimana che si annuncia importante sul fronte dell’economia, a partire proprio dall’allarme lanciato dall’Ocse sulla crescita italiana e sull’efficacia delle misure messe a punto dall’Italia.

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E come se non bastasse, continua l’attacco del Movimento 5 stelle contro il ministro dell’Economia. Sul tavolo i presunti intrecci e conflitti d’interesse tra Tria e la sua consigliera Claudia Bugno e per i quali, i pentastellati torneranno a farsi sentire. Con una interrogazione parlamentare per ottenere un “chiarimento” su eventuali “trattamenti di favore” come riportato da alcuni articoli apparsi sui giornali. Domani, invece, è previsto l’incontro fra il premier Conte e il presidente della commissione europea Jan-Claude Juncker (rinviato per problemi tecnici) e giovedì il varo delle misure per la crescita su cui ci sono ancora divergenze all’interno dell’esecutivo. Un bel pò di carne al fuoco per il governo in un momento delicato di preparazione del Def con le nuove stime macroeconomiche che, secondo quanto annunciato da Tria, dovrebbero comunque mantenere l’Italia “in area di crescita positiva”.

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