Politica

Primarie Bologna, sfida nel centrosinistra Conti-Lepore

Le primarie del centrosinistra sono “uno strumento bellissimo di partecipazione”. A patto che “si decida complessivamente un perimetro di coalizione col quale poi presentarsi successivamente al voto” e che i due sfidanti promettano in anticipo di “darsi una mano” anche in caso di sconfitta. La raccomandazione del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, arriva nelle ore più calde della campagna elettorale per le primarie a Bologna nelle quali a sfidarsi saranno Isabella Conti e Matteo Lepore. Si voterà domani dalle 8 alle 21. Una cinquantina di sedicenni e 161 stranieri si sono pre-registrati online e voteranno in un seggio speciale, tutti gli altri potranno recarsi in uno dei 43 seggi allestiti dal Pd in città.

I toni tra i due sfidanti sono stati ‘accesi’ da sempre, ma negli ultimi giorni sono diventati ‘roventi’, anche a seguito dell’intervento dell’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, da sempre sostenitore di Lepore, e l’endorsement a Conti di una lista civica di centrodestra. “Le primarie sono per definizione uno scontro di personalità e, come dicono tutti i politologi, fanno ‘scorrere sangue’ – ha spiegato Prodi – e aggiungono che devono svolgersi molto prima delle elezioni proprio perché le ferite possano rimarginarsi”. Parola “violente” secondo la Conti, che è sindaco di San Lazzaro di Savena e non è iscritta al Pd; normale dialettica, invece, per il democratico Lepore che punta a prendere il posto del sindaco Virginio Merola a fianco del quale ha lavorato come assessore per dieci anni.

Il clima da “fratelli-coltelli” dentro il centrosinistra è cominciato da tempo, da quando si è paventato di non ricorrere alle primarie e limitarsi a ‘incoronare’ Lepore candidato alle prossime comunali. Un’operazione che non è piaciuta a diverse correnti interne al Pd indecise fino all’ultimo se esprimere un proprio rappresentante alla corsa elettorale. Poi l’arrivo, a poche settimane dal voto, di Isabella Conti che ha riaperto vecchie ferite dentro il partito di Letta essendo lei parte di Italia Viva di Matteo Renzi. La candidatura di Lepore è sostenuta da buona parte degli esponenti storici della sinistra in Emilia-Romagna, tra tutti l’ex governatore Vasco Errani, e dal movimento delle Sardine, che hanno contribuito all’elezione di Bonaccini per il secondo mandato in viale Aldo Moro. Può inoltre contare sul sostegno dell’ex premier Giuseppe Conte, neo leader del Movimento 5 stelle.

Conti ha tentato in tutti i modi di smarcarsi dal ‘renzismo’ con cui è stata bollata dall’avversario. E’ sostenuta dall’area riformista del Pd e dai Verdi. La parte moderata della città punta su di lei, ma lo fa a prescindere con la speranza di tentare il “colpo” di “far fuori la sinistra” che riuscì a Giorgio Guazzaloca nel 1999. Le primarie a Bologna non sono una prova “solo locale”, ma una “sfida nazionale”, come ha detto il segretario del Pd. Dal loro esito si deciderà in qualche modo il futuro del centrosinistra: se sarà una coalizione larga comprendendo Iv e M5s o se perderà altri pezzi a destra o a sinistra.

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