Dal 1 dicembre, nelle farmacie italiane, saranno disponibili i test per l’autodiagnosi dell’HIV. Il prodotto, distribuito da Mylan, sarà acquistabile – senza alcuna necessità di ricetta medica – dalle persone maggiorenni. Già introdotto in Francia, l’autotest è stato accolto positivamente a riprova di un bisogno che non trovava risposta: è infatti uno strumento utile per far emergere il sommerso delle diagnosi tardive da HIV (in Italia si stimano da 6.500 a 18.000 persone sieropositive non diagnosticate), con una conseguente diminuzione del rischio collettivo; e anche intercettare persone che oggi non se la sentono di rivolgersi alle strutture preposte in cui si fanno i test per l’HIV.
E proprio ieri in vista della Giornata mondiale dell’Aids del 1 dicembre, l’Oms ha deciso di raccomandare l’auto test per l’HIV “come modo innovativo per raggiungere più persone con HIV e contribuire a realizzare l’obiettivo mondiale, lanciato nel 2014, di rendere consapevole del loro stato il 90% di tutte le persone con HIV entro il 2020”. L’acquisto del test con consegna contestuale di materiali informativi da parte del farmacista, può consentire una maggiore sensibilizzazione della persona coinvolta: un aspetto, questo, da non sottovalutare se si pensa che in Italia solo il 43% delle persone è apparsa consapevole che per la cura efficace dell’infezione da HIV, bisogna agire prima possibile. Grazie all’aiuto del farmacista, la persona verrà soprattutto a conoscenza del fatto che la sieropositività non è più una condanna a morte. Ma non solo, la possibilità di acquistare un test direttamente in farmacia darà una possibilità in più a quanti, per timore di una mancata privacy, non vogliono rivolgersi ai servizi sanitari o ai laboratori privati. Semplice da utilizzare, rapido e attendibile. L’autotest, ha un costo di 20 euro, richiede circa 5 minuti e può essere eseguito facilmente da chiunque a casa propria: basta un prelievo di sangue dal polpastrello e un’attesa di 15 minuti per leggere il risultato. Prima di fare il test è però fondamentale osservare il cosiddetto “intervallo finestra”, ossia quel lasso di tempo che intercorre tra il momento del presunto contagio e la produzione di anticorpi che segnalano la presenza del virus. Per poter eseguire il test capillare bisogna quindi aspettare 90 giorni.