Da Prisma le immagini della Terra come mai vista prima

18 giugno 2019

Queste sono le prime immagini realizzate dal satellite dell’Asi “Prisma” presentate dall’Agenzia spaziale italiana al Paris air show in corso presso l’aeroporto francese di Le Bourget fino al 23 giugno 2019. Il satellite italiano è in grado di far luce sullo stato di salute del nostro Pianeta e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Le fotografie sono state scattate in Italia, Perù e Iraq. Ritraggono il lago Trasimeno dove Prisma ha monitorato la torbidità delle acque, il contenuto di acqua nelle colture, distinguendo i campi ben irrigati da quelli affetti da siccità in Perù e alcuni incendi di gas connessi all’estrazione petrolifera a Bassora in Iraq.

Trasparenza delle acque, stato di salute delle colture, siccità e rischio incendio, inquinamento atmosferico, agricoltura di precisione sono infatti gli obiettivi principali della missione di Prisma che dimostra, così, di essere un guardiano versatile per proteggere l’ambiente, come hanno sottolineato il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia e Luigi Pasquali, coordinatore delle attività spaziali di Leonardo. “Il satellite Prisma riteniamo che possa dare un contributo fondamentale al monitoraggio ambientale, in particolare grazie alla tencologia ‘iperspettrale’; abbiamo avuto risultati interessanti già nella prima fase dove siamo riusciti a individuare la cosiddetta isola di plastica galleggiante nell’Oceano Pacifico e quindi riteniamo che uno strumento come questo potrà aiutarci a individuare questi problemi e confinarli”.

“Questa tecnologia è estremamente innovativa, consente di misurare caratteristiche chimico fisiche delle zone osservate quindi è evidente che, al di là di importanti impieghi scientifici, ha anche soprattutto la possibilità di contribuire ad applicazioni per il monitoraggio dell’ambiente, per contribuire a quelli che le Nazioni Unite hanno definito gli obiettivi di sostenibilità di sviluppo perché con queste caratteristiche possiamo lavorare sul tema della gestione delle emergenze, sul tema della agricoltura intelligente, la gestione e il controllo delle coste, del mare, dei fenomeni dovuti al clima”. Catturate da un sofisticato sensore iperspettrale – il primo di quest tipo mai realizzato – costruito in Italia da Leonardo assieme ai sensori d’assetto e altre apparecchiature tecnico-scientifiche del satellite, le immagini sono state ricevute dal Centro Spaziale di Matera, dove un team composto da personale specializzato di ASI, Leonardo, Planetek, Telespazio/e-GEOS e OHB Italia le ha processate con il supporto di scienziati di IREA/CNR e Università degli studi di Milano, Bicocca.

Alessandro Profumo, ad di Leonardo, spiega: “Questa è un’area obiettivamente molto interessante nella quale si vede come la tecnologia può aiutare a ridurre gli impatti che stiamo avendo sul nostro Pianeta”. Lanciato in orbita il 22 marzo, PRISMA, di proprietà dell’ASI e realizzato da una RTI guidata da OHB Italia e Leonardo, e il primo sistema europeo di osservazione della Terra dallo Spazio dotato di un sensore ottico iperspettrale innovativo, in grado di effettuare dall’orbita un’analisi chimico-fisica delle aree osservate. I primi risultati della missione confermano le capacità del sistema spaziale italiano, che ha acquisito un know-how molto importante, ora a disposizione delle future missioni iperspettrali in Europa e nel mondo.

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