Cronaca

Processo Mondo di Mezzo, revocato il 41 bis a Carminati

Massimo Carminati lascia il “carcere duro” mentre Salvatore Buzzi e’ pronto a chiedere la scarcerazione. Nuovi sviluppi per i due personaggi eccellenti della maxi-inchiesta ‘Mondo di Mezzo’, pochi giorni dopo la pronuncia della Cassazione. La Suprema Corte ha fatto cadere infatti l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso riguardo al processo scaturito dall’indagine che cinque anni fa aveva terremotato i palazzi della politica all’ombra del Campidoglio. Il 41 bis per l’ex Nar e’ stato revocato in queste ore col parere positivo della Dda di Roma e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Ed e’ ormai certo invece che i legali di Salvatore Buzzi, l’altro imputato “simbolo” e considerato nell’inchiesta il ras delle coop romane, presenteranno un’istanza di scarcerazione per il proprio assistito.

“La depositeremo la prossima settimana”, spiega l’avvocato Alessandro Siddi. Un provvedimento al momento escluso dal legale di Carminati, Cesare Placanica. L’ex Nar era stato condannato in secondo grado a 14 anni e mezzo. Il tutto in attesa che la Corte d’Appello ridetermini le pene per una trentina di persone tra cui le 17 che erano state accusate di associazione mafiosa. Poco dopo la sentenza della Cassazione, cosi’ come disposto dalla Procura Generale della Corte d’Appello, altri nove imputati sono finiti in cella. Una decisione presa in applicazione della legge ‘Spazzacorrotti’, approvata il 31 gennaio scorso e che introduce “misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”. In carcere sono quindi finite nove persone tra ex amministratori locali e dirigenti pubblici accusati di corruzione.

In particolare l’ex presidente dell’Assemblea Capitolina Mirko Coratti deve scontare una pena residua di 3 anni, 7 mesi e 6 giorni di reclusione, l’ex presidente del X Municipio Andrea Tassone per una residua di 3 anni, 11 mesi e 16 giorni. In carcere, tra gli altri, anche l’ex dirigente regionale Guido Magrini che deve scontare una pena residua di 2 anni, 2 mesi e 12 giorni e l’ex dirigente che si occupava della cura del Verde a Roma Claudio Turella. Ma la decisione dei giudici della Cassazione ha di fatto riportato il procedimento alla sentenza di primo grado, quando furono riconosciute due associazione a delinquere “semplici” che gravitavano nell’orbita dell’ex Nar e di Buzzi.

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