Silvio Berlusconi è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” dai giudici della seconda sezione penale di Roma nel filone romano del processo Ruby Ter che vedeva l’ex premier imputato con Mariano Apicella per la presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita alle feste organizzate ad Arcore. Con la sentenza i giudici hanno assolto anche Apicella dall’accusa di corruzione in atti giudiziari e dichiarato la prescrizione per l’accusa di falsa testimonianza.
Il Cav: “Sono contento e soddisfatto”
“Sono contento e soddisfatto” ha detto Berlusconi, parlando al telefono con i suoi difensori. “Apprezzo anche che lo stesso pubblico ministero abbia chiesto l’assoluzione”. “Gli elementi avanzati dalla difesa – ha sottolineato – hanno chiarito oltre ogni ragionevole dubbio l’assenza di elementi di opacità in questa vicenda”. “E’ una sentenza ineccepibile, non c’era assolutamente alcuna prova di accordi corruttivi e la formula assolutoria perché il fatto non sussiste parla da sola” ha detto l’avvocato Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi.
“Verdetto conferma accuse pretestuose”
“A conclusione dell`ennesimo calvario giudiziario, Silvio Berlusconi è stato ancora una volta assolto `perché il fatto non sussiste` – afferma il vicepresidente della Camera di Forza Italia Giorgio Mulè -. Quel che `sussiste`, piuttosto, è un evidente pregiudizio che per troppi anni ha guidato l`azione di una parte della magistratura nei suoi confronti avvelenando il clima politico. Il verdetto di oggi pronunciato dai giudici di Roma conferma quanto fossero infondate e pretestuose le accuse. Alla soddisfazione per una sentenza arrivata comunque troppi anni dopo l`avvio dell`azione penale, si accompagna l`amarezza nel sapere che nessuno potrà ripagare il Presidente Berlusconi delle sofferenze patite”.