Processo Figc, a rischio serie A per Parma. Chiesti 4 anni per Calaiò
La procura ha chiesto 2 punti di penalizzazione, subordine sei per prossimo campionato
A rischio la serie A per il Parma. Nel processo presso il Tribunale Figc con l’accusa di tentato illecito, per la vicenda dei messaggi whatsapp di Calaio’ ai giocatori dello Spezia, la Procura, rappresentata dal sostituto Dario Perugini, ha chiesto due punti di penalizzazione al Parma da scontare per il campionato passato” e con l’effetto dunque di annullare la promozione in serie A. In subordine 6 punti di penalizzazione, se la corte decidesse di applicare la sanzione per il prossimo campionato.
La Procura della Federcalcio ha chiesto anche una squalifica di 4 anni per Emanuele Calaiò per ‘tentato illecito’. Calaiò è accusato per i messaggi whatsapp a due giocatori dello Spezia, Da Col e Terzi, volti ad ‘ammorbidire’ l’avversario in una sfida decisiva per la promozione del Parma. L’attaccante scaligero si è difeso così di fronte la Procura. “Ho passato un’estate orribile, di inferno, a giustificarmi anche in lacrime con i miei figli: ho 36 anni e sono oramai vicino alla fine della mia carriera, non voglio chiuderla con una macchia come questa, sono accuse che non mi appartengono”.
Il suo legale, Eduardo Chiacchio, sostiene che da parte dei giocatori dello Spezia non ci fu nessuna percezione di un tentativo di illecito, tanto è vero che lo Spezia nella sua informativa alla Procura della Federcalcio non parlò di denuncia ma di semplice comunicazione. L’avvocato Chiacchio inoltre ha sottolineato che fra la data della comunicazione alla Procura, cioè il 14 maggio, e l’apertura dell’indagine (4 giugno) passarono 21 giorni. “A dimostrazione – ha sostenuto Chiacchio – che nemmeno essa stessa aveva immediatamente rilevato la volontà di illecito” nei messaggi. La sentenza potrebbe essere emessa tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima.[irp]