La procura egiziana smentisce tortura, Zaky “non ha ferite”. E’ giallo
Lo studente dell’Ateneo di Bologna resta in carcere
Patrick Zaky non è stato torturato. E’ quanto assicura la Procura generale egiziana secondo la quale lo studente egiziano dell’università di Bologna “non ha testimoniato di essere stato colpito o di aver subito abusi durante il suo arresto e la sua detenzione”. Zaky è stato arrestato con l’accusa di terrorismo, l’8 febbraio scorso al suo rientro in patria per una breve vacanza. La Procura Generale di Mansura ha constatato che Patrick George Zaky non ha alcuna ferita visibile e l’accusa ha smentito la presenza di ferite su tutto il corpo: “La Procura pubblica inoltre non ha osservato alcuna ferita visibile che potesse essere utile alle indagini, l’accusato ha risposto negando l’esistenza di qualsiasi ferita al suo corpo”. Questo è quello che affermano gli inquirenti egiziani in un comunicato di due pagine nel quale ribadiscono l’impegno ad applicare la legge e a far rispettare la Costituzione.
La Procura, inoltre, esorta le parti locali e internazionali e i media a rispettare i comunicati ufficiali diffusi sull’inchiesta. Secondo la nota degli inquirenti, lo studente non ha detto di essere stato aggredito al momento dell’arresto o durante la detenzione. Il giovane però ha raccontato ai legali di essere stato torturato con scosse elettriche, picchiato e bendato durante gli interrogatori sul suo impegno come attivista. Lo ha riferito l’Egyptian Initiative for Personal Rights, associazione con cui Zaky, prima di partire per l’Italia, lavorava come ricercatore sui diritti di genere e che gli sta fornendo l’assistenza legale. La sua avvocata Huda Nasrallah ha raccontato, dopo l’udienza in cui sabato è stata respinta la richiesta di scarcerazione, che Zaky ha ripetuto davanti ai giudici di essere stato sottoposto a tortura. Lo studente dell’Ateneo di Bologna resta in carcere mentre proseguono le indagini per il sospetto che abbia diffuso false notizie e incitato proteste non autorizzate. In Egitto la legge ha recentemente ampliato la definizione di terrorismo, dando a Polizia e Procura vasti poteri di arresto e detenzione delle persone.