Procura valuta possibile istanza di fallimento del Palermo calcio

L’apertura del fascicolo consegue alle richieste avanzate da alcuni creditori

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La Procura di Palermo ha avviato accertamenti preliminari, nell’ambito dei poteri in sede civile dell’ufficio inquirente, per decidere se chiedere il fallimento del Palermo calcio. L’apertura del fascicolo, in cui allo stato non ci sarebbero persone iscritte nel registro degli indagati, consegue alle richieste avanzate da alcuni creditori – in particolare consulenti e procuratori – della societa’ fino a marzo presieduta da Maurizio Zamparini e ora in mano a Paul Baccaglini, in attesa di un closing con non meglio precisati investitori stranieri; operazione di la’ da venire, pur dopo la retrocessione del club in Serie B e anche se l’organizzazione della nuova stagione dovrebbe iniziare tra un mese. Il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e i sostituti Francesca Dessi’ e Andrea Fusco dovranno acquisire tutti gli elementi necessari (che la Guardia di Finanza ha gia’ iniziato a raccogliere) per stabilire se considerare insolvente il Palermo, che allo stato avrebbe 120 milioni di debiti, e avanzare dunque istanza di fallimento alla competente sezione del Tribunale. Valutazione che ancora e’ in fase di elaborazione e che non e’ considerata ne’ certa ne’ prossima, ma che viene comunque presa seriamente in considerazione dall’ufficio diretto da Francesco Lo Voi. I magistrati e i finanzieri stanno esaminando i conti della societa’, il cui parco giocatori appare insufficiente per coprire i debiti accertati.