Scienza e Tecnologia

Progetto mondiale nel Casertano, a Capua si simulerà l’ambiente marziano

Il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali punta anche su Marte, o meglio sulla realizzazione di una struttura per la simulazione dell’ambiente marziano, per competere a livello internazionale ed essere attore di primo piano nella ricerca aerospaziale del nostro Paese. Il progetto si chiama Mars ed è uno dei 9 programmi bandiera individuati nel nuovo Prora, il Programma nazionale di ricerche aerospaziali che, globalmente, prevede importanti investimenti: 130 milioni a cui seguiranno altri 200 milioni dopo il 2020. La struttura che sorgerà a Capua punta a distinguersi dalle altre già esistenti in varie parti del mondo, come racconta il presidente del Cira Paolo Annunziato a Roma per il workshop organizzato dal Centro nella sede dell’Agenzia spaziale italiana per presentare Mars alla comunità scientifica: “Sono previste una sezione che riguarderà la costruzione di grandi camere di simulazione dell’ambiente marziano che per la loro dimensione saranno uniche al mondo. Esistono già camere di simulazione delle condizioni di temperatura, di vento, di radiazione, di polvere presenti su Marte ma quella che noi abbiamo progettato è di dimensioni più grandi rispetto a quelle esistenti. Questo sottolinea Annunziato – permetterà di fare test con oggetti, strumenti più grandi anche in dimensione reale rispetto a quello che oggi è disponibile”.

Un’altra sezione riguarderà la vita su Marte, quindi una green-house, una serra per verificare la possibilità di far crescere piante e anche di testare la vita umana sul pianeta. Infine, un’altra sezione servirà a testare la mobilità di alcuni veicoli che saranno utilizzati per l’esplorazione. “Ci sarà – spiega il presidente del Cira – una prima fase di due anni di progettazione, poi una fase di implementazione che vedrà le prime infrastrutture nel 2021-2022”. Non solo Marte per il Cira a cui il nuovo Prora offre importanti opportunità, come sottolinea il presidente dell’Asi Roberto Battiston: “Il Cira, con il nuovo programma e con il sostegno dell’Asi, della Regione Campania e naturalmente del Miur, che fornisce le maggiori risorse al Centro, ha adesso un obiettivo di medio e lungo termine molto ambizioso che gli permetterà di continuare a competere a livello internazionale e rimanere punto di riferimento a livello nazionale per queste ricerche”.

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