Il presidente serbo Aleksandar Vucic e il primo ministro kosovaro, Albin Kurti, hanno espresso oggi il proprio sostegno in linea di principio alla proposta dell’Unione europea, lanciata inizialmente da Parigi e Berlino, sulla normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo. Ma nuovi colloqui sull’implementazione del piano saranno necessari nel prossimo futuro, malgrado i “progressi” odierni e nuovi incontri potrebbe avere luogo già a marzo a Bruxelles e in Macedonia del Nord, il 18 del mese entrante, in occasione di una visita nella regione del capo della diplomazia europea.
Se infatti Borrell ha spiegato che, secondo quanto concordato, non sono necessarie ulteriori discussioni sulla proposta dell’Ue, tutti i partecipanti ai negoziati odierni hanno riconosciuto che bisognerà discutere ancora sulla sua attuazione. L’incontro odierno – ha detto Kurti – “ha dimostrato che il piano europeo è accettabile”. “Nel prossimo futuro parleremo della sua attuazione”, ha aggiunto. Ancora più cauto il presidente serbo. “Abbiamo avuto un incontro difficile, ce ne saranno altri in futuro”, ha commentato. “Io ho insistito sulla Comunità delle municipalità serbe in Kosovo. Kurti non era pronto ad accettarlo ora, vedremo se lo farà in futuro”, ha detto ancora, citato dai media serbi.
Da parte sua, Borrell ha elogiato l’atteggiamento “responsabile” delle due parti e la disponibilità mostrata a trovare una soluzione a breve. D’altra parte, ha insistito, la proposta di accordo dell’Ue – iniziativa che in un primo momento era stata avanzata da Parigi e Berlino – “va prima di tutto a favore dei cittadini di Serbia e Kosovo”: essa infatti prevede, tra le altre cose, la libertà di movimento nei due Paesi a seguito del riconoscimento reciproco di passaporti e carte di identità, e assicurerà nuove opportunità economiche, anche grazie a “nuovi investimenti”. “Ci saranno migliori opportunità di lavoro per tutti nei due Paesi, senza inutile burocrazia”, ha precisato.
Tuttavia, ha confermato ancora il diplomatico europeo, “saranno necessari nuovi negoziati allo scopo di determinare le specifiche modalità di attuazione dei provvedimenti contenuti nell’accordo”. A questo proposito Borrell ha annunciato un nuovo incontro di alto livello a Bruxelles per il prossimo mese di marzo, con l’obiettivo di “finalizzare il protocollo di attuazione” che è parte integrante della proposta europea. A questo vertice potrebbero però affiancarsi anche colloqui in Macedonia del Nord il 18 marzo, in occasione dell’arrivo dell’alto rappresentante Ue nella regione, come lasciato intendere dallo stesso Vucic.