Promossi nel centrosinistra Bonino, Tabacci, Casini e Lorenzin

In Liguria viene sconfitta la ministra della Difesa Roberta Pinotti. Furoi Civati

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Nonostante la debacle generale, il centro sinistra vede alcuni suoi pesi massimi promossi all’uninominale: in barba alle polemiche interne al Partito democratico per la sua nomina, fa il pieno di voti Pierferdinando Casini, candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale per il Senato a Bologna; deludente invece il risultato di Vasco Errani, candidato di Leu, che si ferma al 7,2%. Nel collegio uninominale Milano 12 il risultato ha premiato Bruno Tabacci, candidato del centrosinistra che faceva parte della lista “Più Europa” di Emma Bonino: ha vinto con oltre il 41%, battendo Cristina Rossello, avvocatessa di Silvio Berlusconi (al 37,03%). Al collegio uninominale Senato di Roma 1 ce la fa appunto Bonino, con oltre il 38% dei consensi (con 359 sezioni scrutinate su 552). La lista dell’ex ministra degli Esteri, tuttavia, sfiora ma non raggiunge la soglia del 3% per entrare in Parlamento. A Modena, una delle altre città che ha dovuto far spazio a candidati “paracadutati dall’alto”, la spunta la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, con oltre il 37%, superando la candidata del centro destra Ylenia Lucaselli (26,9%) e quella dei Cinquestelle Enrica Toce (26,5%). In Liguria viene sconfitta la ministra della Difesa Roberta Pinotti che nel collegio uninominale di Genova resta ferma al 27,1%. Si salva con percentuali alte la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, che a Bolzano supera il 40% contro Micaela Biancofiore del centrodestra, grazie all’alleanza con la Svp (Suedtiroler Volkspartei). Resta fuori dal parlamento invece il leader di Possibile e tra i fondatori di Liberi e Uguali, Pippo Civati, sempre che non venga ripescato con la quota proporzionale.