E alla fine Beppe Grillo diserta la piazza di protesta M5S contro il Rosatellum approvato a Montecitorio. Annunciata la sua presenza a meta’ pomeriggio, atteso praticamente tutto il giorno, il cofondatore del Movimento alla fine ha deciso di non concludere la lunga maratona organizzata ad horas dai pentastellati e lascia il palco a Luigi Di Maio e agli eletti a 5 stelle. La piazza, pienissima ieri, oggi un po’ piu’ vuota, sette ore ininterrotte di fischi, applausi e slogan. Sul palco si sono susseguiti gli interventi di quasi tutti i parlamentari. La contestazione si e’ rivolta anche verso il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, indicato in cima alla lista dei ‘top players’ della politica perche’ siede in Parlamento dal 1953. Non mancano i ‘vaffa’ e i ‘buffoni’ alla volta di Maurizio Lupi e Renato Brunetta, seguiti sul monitor durante i loro le loro interventi, ne’ manca il suono delle vuvuzelas per sottolineare la contestazione. L’intervento in aula di Luigi di Maio e’ accolto con un’ovazione. Il candidato premier del Movimento ricorda la fiducia sulla legge Acerbo, sulla legge Truffa e sull’Italicum bocciato dalla Consulta. Grillo ancora non si vede. Poco prima del voto finale tutti i deputati a 5 Stelle avevano raggiunto di nuovo gli attivisti per poi far rientro nell’emiciclo. Con un non lo so, in diversi, hanno risposto ai giornalisti che insistono per sapere se Grillo arrivera’. L’approvazione del Rosatellum e’ accolta, in diretta, dal grido ‘buffoni buffoni’. Sul palco tornano Alessandro Di Battista, Roberto Fico e Luigi Di Maio: ‘non ci ammazzeranno mai’ e la battaglia continua in Senato, e’ l’annuncio. I pentastellati chiederanno anche a Mattarella di non firmare la legge. “Chiederemo pacificamente – dice Di Maio – davanti al Quirinale che il capo dello Stato non la firmi”.(AGI) Mao