Proseguono a notte ormai inoltrata, e andranno avanti sino al mattino, gli sforzi dei soccorritori per districare il groviglio di lamiere conseguenza dalla tragedia ferriovaria in Puglia. C’e’ voluto il ricorso a un muletto per trainare uno dei convogli in modo da separarne il rottame dall’altro. Mentre si aggrava ulteriormente il gia’ pesantissimo bilancio delle vittime, il cui numero e’ ora salito a 27, gli operatori confermano di aver rinvenuto i resti di una persona che potrebbe essere il secondo dei macchinisti coinvolti nello schianto. Si lavorera’ ad oltranza, anche perche’ in assenza di una lista dei passeggeri solo proseguendo con l’ispezione dei rottami dei due treni si potra’ accertare la reale dimensione della sciagura. E’ stata anche recuperata anche una delle due ‘scatole nere’ a bordo dei convogli. L’ultimo bilancio, dunque, è di 27 morti e 57 feriti. In precedenza, “sono 20 i morti e quattro i feriti gravissimi in codice rosso” aveva detto il presidente della provincia di Barletta-Andria-Trani Giuseppe Corrado, sulla strage avvenuta in Puglia tra Andria e Corato dove due treni della Ferrotramviaria si sono scontrati. A bordo di entrambi i convogli c’erano circa 300 persone. Ricoverato nell’ospedale di Biscegle anche un bambino di sette anni, estratto vivo dalle macerie. I treni interessati dall’impatto mortale sono generalmente utilizzati prevalentemente da pendolari e studenti. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha inviato sul luogo due ispettori del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le “opportune verifiche”. Delrio, che va sul posto, ha già preso contatti con Ferrovie dello Stato “per garantire il massimo supporto dei tecnici di Rfi alle indagini e alla società Ferrotramviaria Spa, che gestisce la linea”. Il premier Matteo Renzi ha lasciato pochi minuti prima delle 13 il museo della Scienza e della Tecnologia di Milano dove doveva inaugurare, insieme al ministro della Ricerca, Stefania Giannini, una nuova sezione dedicata alla fisica delle particelle, per volare a Roma e seguire la situazione del drammatico incidente ferroviario. Alle 20 circa il premier è arrivato sul luogo del disastro effettuando un sopralluogo . Poi s’è recato alla prefettura di Bari per fare un punto operativo com sindaci, protezione civile e istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza.
LA DINAMICA I due treni della società privata Ferrotramviaria che gestisce la linea si sono scontrati in Puglia tra Andria e Corato, in aperta campagna, su un binario unico: un impatto frontale e “violentissimo” – come lo ha definito anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio arrivato sul posto – ma la cui dinamica è ancora incerta. Il tratto è a binario unico, i due treni si sono scontrati intorno alle 11 frontalmente, e dato gli esiti dell’impatto, con pezzi di lamiere sparsi ovunque e convogli distrutti “come un disastro aereo” secondo la definizione del sindaco di Corato, almeno uno dei due treni (l’uno giallo che arrivava da Corato, l’altro grigio da Andria) probabilmente andava a velocità sostenuta. Sul tratto, binario unico, non sono previsti scambi ma il sistema è anche tutto computerizzato. Sembra quindi che da una delle due stazioni non sia arrivato il segnale di stop per uno dei due treni, treni di pendolari soprattutto. Sulla tragedia sono comunque aperte due inchieste, quelle della procura, mentre il ministro Delrio ha mandato gli ispettori e annunciato l’avvio di una commissione d’inchiesta. Un volontario della protezione civile, sezioni anti-incendi Felice Gammariello, è arrivato mezz’ora dopo l’impatto sul posto per soccorrere i feriti, portando acqua e assistenza, ha raccontato di aver contato una trentina di feriti, tra cui anche bambini, e “tutti erano molto spaventati”, mentre i due capitreno sono stati portati via in elisoccorso.
APPELLO A DONARE SANGUE “Il drammatico incidente dovuto a uno scontro frontale fra due treni della linea Bari Nord, tra Andria e Corato, richiede un’urgente donazione di sangue da parte di tutte le persone di buona salute”. È l’appello lanciato dalle autorità pugliesi, tra cui il presidente facente funzione della Provincia Barletta-Andria-Trani, Giuseppe Corrado. Il Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti, così come concordato con il Coordinamento Regionale delle Attività Trasfusionali (CRAT), comunica che tutti i Servizi Trasfusionali della Regione Puglia rimarranno aperti oggi e domani, 12 e 13 luglio, dalle ore 8.00 alle ore 19.00. Le Associazioni e le Federazioni dei donatori di sangue sono state invitate a prestare la massima collaborazione ed i cittadini pugliesi a recarsi presso i Servizi Trasfusionali per effettuare, qualora possibile, la donazione di sangue”. “È importante – si legge in una nota della Regione – che tutti siano consapevoli dell’importanza di questo gesto di solidarietà, indispensabile a garantire la continua disponibilità di sangue durante questa emergenza”.
IL PAPA Bergoglio ha inviato un telegramma con un messaggio di cordoglio per le vittime dell’incidente ferroviario avvenuto in Puglia: “Prego per le vittime e i familiari”. Nel telegramma trasmesso dal segretario di Stato del Papa cardinale Pietro Parolin a Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, presidente della conferenza episcopale pugliese, si legge: “appresa la notizia del grave incidente ferroviario avvenuto sulla linea Corato-Andria, nel quale hanno perso la vita numerose persone, sua santità Papa Francesco esprime la sua sentita e cordiale partecipazione al dolore che colpisce tante famiglie”. “Egli – prosegue il messaggio – assicura fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti e, mentre invoca dal Signore per i feriti una pronta guarigione, affida alla materna protezione della Vergine Maria quanti sono colpiti dal drammatico lutto ed invia la confortatrice benedizione apostolica”.
MATTARELLA L’incidente ferroviario accaduto in Puglia “è una tragedia inammissibile”. Occorre “fare piena luce” ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la strage avvenuta oggi nel barese per un frontale tra due treni che ha provocato, finora, almeno 20 morti. “Il mio primo pensiero – ha detto Mattarella – va alle tante vittime e ai loro familiari, ai quali desidero far pervenire vicinanza e solidarietà. Ai feriti rivolgo gli auguri di pronta guarigione”. Il presidente della Repubblica ha aggiunto: “Bisogna fare piena luce su questa inammissibile tragedia: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze” L’incidente ferroviario di questa mattina suscita “lacrime e dolore”, ma anche “rabbia” e ora serve “chiarezza” ha scritto su twitter anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Lacrime e dolore per le vittime e le loro famiglie. Ma anche tanta rabbia. Pretendiamo chiarezza su ciò che è avvenuto in Puglia stamani”.
LE CAUSE SECONDO CNR “La causa dell’incidente in Puglia è stata la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria”. E’ quanto dichiara Stefania Gnesi, ricercatrice dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione “A. Faedo” del Consiglio nazionale delle ricerche (Isti-Cnr). “Su quella tratta non esiste un sistema automatico di segnalazione – aggiunge Giorgio Ferrari, ricercatore del medesimo istituto Cnr -. Viene usato il cosiddetto ‘blocco telefonico’ che si sostanzia nella comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. Questo sistema è attualmente utilizzato in una minima parte della rete ferroviaria nazionale”.
Articolo aggiornato alle 23:32