Per la prima volta, a causa dell’emergenza sanitaria, i premi Pulitzer sono stati assegnati attraverso YouTube. Erano in calendario il 20 aprile, ma l’assegnazione dei tradizionali e prestigiosi premi è slittata per il Covid 19. I prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati a grandi testate americane, come New York Times e Washington Post, ma anche a piccoli giornali di provincia come il Palestine Gazette di Palestine, in Texas. La conduzione dell’evento dal salotto
Conduttrice dell’evento, dal salotto di casa sua, è stata l’amministratrice dei premi Dana Canedy: “In tempi difficili come i nostri è più importante che mai far capire che il giornalismo non si è mai fermato, nonostante coordinati sforzi di sabotarne il lavoro”, ha detto Canedy. L’assegnazione è stata posticipata di due settimane, rispetto alla data originale prevista, perché alcuni giornalisti – membri della giuria – sono operativi sul campo, al momento, per documentare l’emergenza coronavirus nel mondo. Storicamente la cerimonia di premiazione avveniva alla Columbia University di New York.
I VINCITORI
Il premio principale è stato assegnato a The Anchorage Daily News e ProPublica per un’inchiesta sull’assenza della polizia e sulle frequenti violenze sessuali in un terzo dei comuni dell’Alaska, mentre il premio per la fotografia di attualità è stato vinto da Reuters per gli scatti sulle proteste dell’anno scorso a Hong Kong. Ad aggiudicarsi il premio per la migliore inchiesta investigativa è stato Brian Rosenthal del New York Times, per un lavoro sul giro di prestiti tra i taxisti in città. Sul sito ufficiale è possibile consultare l’elenco completo dei vincitori. Il Pulitzer per la fiction è andato a Colson Whitehead per I ragazzi della Nickel (Mondadori). Whitehead aveva già vinto il premio Pulitzer per la narrativa con La Ferrovia Sotterranea (Sur), romanzo che gli era valso pure il National Book Award