Putin apre a Trump, ma avverte: “La sicurezza della Russia è priorità”

Vladimir Putin
Il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato un segnale di apertura verso gli Stati Uniti sull’Ucraina, definendo il neoeletto presidente Donald Trump “sincero” nel voler porre fine al conflitto. Tuttavia, Mosca pone condizioni stringenti e critica l’Europa per la sua “incoerenza”. Nel frattempo, prosegue la collaborazione con Pyongyang in ambito militare.
Durante una visita a Murmansk, Putin ha commentato i recenti colloqui tra Russia e Stati Uniti, esprimendo apprezzamento per le intenzioni di Trump. “A mio parere, il presidente americano vuole sinceramente mettere fine a questo conflitto”, ha dichiarato il leader del Cremlino. Tuttavia, ha ammonito che si tratta di “un conflitto complesso” che richiede “una discussione approfondita” e ha ribadito che “la sicurezza della Russia deve essere garantita a lungo termine”.
Una proposta per l’Ucraina: governance temporanea dalle Nazioni unite
In un discorso che mescola pragmatismo e strategia geopolitica, Putin ha ipotizzato la possibilità di istituire una governance temporanea in Ucraina sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Questo meccanismo, ha spiegato, potrebbe consentire al Paese di tenere elezioni credibili e insediare un governo “che goda della fiducia del popolo”. Solo allora, ha aggiunto, sarebbe possibile avviare negoziati per un trattato di pace “legittimo, affidabile e stabile”.
“Questa è solo un’opzione, non sto dicendo che non ce ne siano altre”, ha precisato Putin, lasciando aperte diverse strade diplomatiche. Tuttavia, il presidente russo ha nuovamente contestato la legittimità delle attuali autorità ucraine, accusandole di non rispettare la Costituzione nazionale. “Non si sono tenute elezioni, e secondo la Costituzione ucraina il governo deve essere nominato dal presidente”, ha detto, sottolineando che, poiché considera Volodymyr Zelensky “illegittimo”, lo stesso vale per il resto dell’esecutivo.
Tensioni con l’Europa: “Ci vogliono prendere per il naso”
Nel corso della sua visita a Murmansk, Putin ha anche affrontato il tema dei rapporti con l’Unione Europea. Pur dichiarandosi disponibile a collaborare con Bruxelles sulla questione ucraina, il presidente russo ha criticato duramente l’approccio europeo, definendolo “incoerente”.
“Siamo pronti a collaborare con l’Europa, ma loro si stanno comportando in modo incoerente. Cercano costantemente di prenderci per il naso, ma va bene, ci siamo abituati”, ha dichiarato. Poi, con un tono di cautela, ha aggiunto: “Spero che non commetteremo errori a causa di un’eccessiva fiducia nei nostri cosiddetti partner”.
Collaborazione con la Corea del Nord: “Partenariato strategico in corso”
Infine, Putin ha confermato la stretta collaborazione con la Corea del Nord, rivelando dettagli sul partenariato strategico globale siglato recentemente da Mosca e Pyongyang. Durante un incontro con l’equipaggio del nuovo sottomarino nucleare Arkhangelsk, il presidente ha sottolineato che “l’articolo 4 dell’accordo dice molto su come e cosa dovremmo fare per sostenerci a vicenda”.
“Lavoriamo già in ambito tecnico-militare con questo Paese”, ha affermato, senza fornire ulteriori dettagli. La dichiarazione arriva in un momento di crescente isolamento internazionale per la Russia, che sembra puntare sempre più su alleanze alternative per consolidare la propria posizione geopolitica.
Le parole di Putin delineano un Cremlino impegnato su più fronti: pronto a dialogare con Washington pur mantenendo ferme le sue posizioni, critico verso Bruxelles ma aperto a possibili collaborazioni, e sempre più legato a partner come la Corea del Nord. Mentre il conflitto in Ucraina resta al centro della scena, Mosca cerca di bilanciare diplomazia e assertività, giocando una partita complessa sullo scacchiere globale.