Russia e Cina stanno sviluppando la cooperazione anche sul piano militare, ma questa “non è un’alleanza militare”. Vladimir Putin sgombra il campo dai dubbi sui rapporti con la Cina, evidenziando, in sostanza, che “cooperare non è essere alleati militari”. Il presidente russo, quindi, smentisce in un’intervista all’emittente Rossiya-24, che con Pechino ci siano accordi per la guerra in Ucraina. Tuttavia, Putin, non ha perso l’occasione per criticare il progetto della “Nato globale” con la partecipazione dei Paesi dell’Asia-Pacifico. Per il capo del Cremlino, questa “Nato globale” ricorda l’alleanza militare delle potenze dell’Asse ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
“Cosa stanno facendo gli Stati Uniti? Stanno creando sempre più alleanze – ha evidenziato Putin -. E questo dà adito agli analisti occidentali, agli analisti politici occidentali, di dire che l’Occidente sta costruendo nuovi ‘assi’… Sono gli analisti occidentali, non noi, a dire che l’Occidente inizia a costruire un nuovo asse simile a quello creato negli anni ’30 dai regimi fascisti in Germania, Italia e dal Giappone militarista”. Putin ha notato che la strategia elenca direttamente i Paesi concreti della regione Asia-Pacifico, ovvero “Nuova Zelanda, Australia e Corea del Sud”. “E, ad esempio, all’inizio di quest’anno – credo a gennaio – il Regno Unito e il Giappone hanno firmato un accordo di accesso reciproco. Cioè, per stabilire contatti e sviluppare relazioni nella sfera militare”, ha concluso il presidente.
Intanto, dal Pentagono fanno sapere, commentando la decisione di Mosca, su richiesta di Minsk, di schierare le sue armi nucleari tattiche in Bielorussia, che l’amministrazione degli Stati Uniti non dispone di alcuna informazione di intelligence che indichi l’intenzione della Russia di utilizzare armi nucleari. E’ stato lo stesso Vladimir Putin, ieri, ad annunciare che Mosca dispiegherà armi nucleari tattiche in Bielorussia in un deposito che sarà pronto entro luglio. E sempre ieri, il presidente Usa, Joe Biden, in visita ufficiale a Ottawa ha usato toni rassicuranti sull’invio di armi a Mosca da parte di Pechino ma non esclude nulla per il futuro. “Questo non vuol dire che non lo faranno, ma non l’hanno ancora fatto”, ha detto il capo della Casa Bianca.