Il portavoce dell’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha respinto, oggi a Bruxelles, l’avvertimento di ieri del presidente russo, Vladimir Putin, secondo cui una eventuale revoca generalizzata delle limitazioni d’uso che diversi Paesi europei (tra cui l’Italia) impongono sulle armi fornite all’Ucraina verrebbe considerato da Mosca come un coinvolgimento diretto dell’Ue e della Nato nella guerra in corso. Le limitazioni, che diversi Paesi europei hanno cominciato a togliere, riguardano soprattutto l’uso delle armi a largo raggio da parte degli ucraini per colpire il territorio russo.
“Putin – ha rilevato il portavoce, Peter Stano – fa costantemente molti commenti fuorvianti, ma la verità è che ha iniziato lui la guerra contro l’Ucraina e con questo ha anche attaccato tutte le moderne democrazie europee e occidentali. Quindi, non sta solo attaccando l’Ucraina, sta attaccando i valori e i principi in cui noi crediamo. Sta attaccando il diritto internazionale, l’ordine mondiale basato sulle regole, sta violando la Carta delle Nazioni Unite. Quindi ha lanciato una guerra contro tutti noi, e l’Ucraina è abbastanza coraggiosa da combattere in questa guerra con il suo popolo, con il suo sangue e la sua sofferenza e pagandone il prezzo, il prezzo più alto”.
“Ovviamente – ha continuato il portavoce – nulla di ciò che dice Putin cambierà la nostra posizione: finché lui continuerà con questa aggressione illegale contro il popolo ucraino, noi continueremo a sostenere l’Ucraina, anche con sostegno militare”. “La discussione sulla revoca delle limitazioni all’uso delle armi fornite dagli Stati membri all’Ucraina continua, e ne vediamo il risultato nelle decisioni individuali dei singoli paesi membri che revocano queste decisioni”, ha ricordato Stano, precisando che “non c’è una posizione a livelli Ue in merito, e spetta perciò agli Stati membri che forniscono le armi per la difesa dell’Ucraina decidere a quali condizioni saranno utilizzate”.
Su questo punto, ha sottolineato Stano “la posizione dell’Alto Rappresentante (favorevole alla revoca delle limitazioni, ndr) è molto chiara; mentre la posizione di diversi Stati membri è stata resa molto chiara dalle loro decisioni”. “Quindi – ha concluso il portavoce -, le osservazioni fuorvianti di Putin non cambieranno la nostra posizione, finché continuerà la sua aggressione illegale contro l’Ucraina, che è un attacco anche a noi, nella parte occidentale democratica del mondo”.