Putin vede Trump: Russiagate? Fantasie. Siria, soluzione politica
Cinque minuti di colloquio, sul tavolo anche questione NordCorea
E’ stata l’occasione per una nuova smentita delle accuse sul Russiagate i brevi colloqui avuti da Donald Trump e Vladimir Putin a margine del vertice Asean di Hanoi. I due leader, per una volta in piena sintonia, hanno provato a sgonfiare l’inchiesta dell’ex capo dell’Fbi Robert Mueller che a fine ottobre ha portato all’incriminazione di tre ex consiglieri della Casa Bianca. “Tutto cio’ che riguarda le accuse di un’ingerenza russa negli Stati Uniti e’ frutto della lotta interna a quel Paese”, ha assicurato il capo del Cremlino, “sono fantasie, non c’e’ nulla, assolutamente nulla”. A bordo dell’Air Force One che lo ha portato a Manila per summit Apec, Trump ha spiegato ai giornalisti che tutte le volte che Putin lo vede gli dice che “non ha interferito”: “Gliel’ho chiesto di nuovo e lui mi ha detto che posso chiederglielo quante volte voglio. E io gli credo, davvero gli credo quando me lo dice”. Trump ha aggiunto che i sospetti del Russiagate, liquidati piu’ volte in passato come una caccia alle streghe, stanno addirittura minando la sua capacita’ di lavorare con la Russia: creano “una barriera artificiale” nello sforzo di fare pressione sulla Corea del Nord perche’ abbandoni il suo programma nucleare, “e molte persone moriranno per questo”. Senza questo ostacolo, ha infatti continuato Trump, “potremmo essere davvero aiutati molto, tremendamente dalla Russia con la Corea del Nord”. “Se possiamo salvare molte, molte, molte vite facendo un accordo con la Russia sulla Siria, e alla fine avere la Siria risolta e l’Ucraina risolta e fare altre cose, avere una buona relazione con la Russia e’ davvero importante. E questo lavoro dei democratici lo ostacola”. Trump e Putin si sono incontrati a margine del Forum di Cooperazione Economica (APEC), che si e’ tenuto a Danang in Vietnam: durante il breve incontro, durato meno di cinque minuti, i due leader hanno discusso – secondo la Casa Bianca- del comunicato congiunto sulla Siria.
La conferma e’ arrivata dopo che per tutta la giornata di venerdi’ la Casa Bianca aveva escluso che ci sarebbe stato un incontro formale tra i due, chiamando in causa le fitte agende dei due leader. Oltre all’incontro faccia-a-faccia, Trump e Putin sono stati visti che scambiarsi battute e stringersi le mani in almeno tre altre diverse occasioni, durante la ‘due giorni’ del summit. Ai giornalisti al seguito di Trump non e’ stato dato l’accesso a nessuno degli eventi del forum dell’Asia-Pacific Economic Cooperation, organizzati nella pittoresca cittadina tropicale. Le immagine video hanno mostrato pero’ i tre incontri, tra cui uno nei momento della photo opportunity: i due hanno camminato fianco a fianco, lungo il sentiero verso il luogo prescelto per la foto, chiacchierando amabilmente, con Trump che accompagnava le parole con ampi gesti e Putin che sorrideva. I due hanno poi posato vicini nella tradizionale ‘photo opportunity’, insieme agli altri capi di Stato e di governo, nel giardino dell’esclusivo resort della citta’ dove hanno avuto luogo i colloqui del vertice. Negli ultimi giorni si erano susseguiti conferme e smentite tra Mosca e Washington circa la possibilita’ che i due capi di Stato si incontrassero. Del resto, i temi sul tappeto erano piu’ d’uno: non solo la Siria, ma la crisi nucleare nordcoreana, le recenti sanzioni alla Russia e soprattutto il Russiagate, la presunta ingerenza del Cremlino nelle elezioni americane. Ed evidentemente, come ha confermato lo stesso trump a bordo dell’Air Force One, di Russiagate tra i due si e’ parlato.